Ai martiri dell'eterna libertà. Strage di Torino 18 dicembre 1922

Tipologia Oggetto
Data cronica
1946
Lapide ai martiri della strage del 18 dicembre 1922, Torino
Lapide ai martiri della strage del 18 dicembre 1922, Torino
Piazza XVIII dicembre. Martiri della camera del lavoro 1922 (Root node for workflow_statuses)

Tipologia

Lapide

Iscrizioni

Trascrizione
Ai martiri dell'eterna libertà / strage di Torino 18 dicembre 1922 / Andreone Erminio operaio / Becchio Evasio operaio / Berruti Carlo impiegato FF.SS / Chiolero Mattero tranviere / Ferrero Pietro operaio / Ghiomo Andrea manovale / Massaro Giovanni manovale / Mazzola Leone esercente / Pochettino Cesare esercente / Quintaglié Angelo usciere FF.SS / Tarizzo Matteo meccanico / Il Comune.

Descrizione fisica

Lapide di marmo

Fonti collegate

Nomi degni di memoria cancelleranno ogni ricordo fascista, «La nuova Stampa», 30 gen. 1946, p. 2
R. Rossotti, La grande guida delle strade di Torino. Storia, aneddoti, arte, segreti e curiosità di un’antica capitale attraverso grandi vie, affascinanti stradine e storiche piazze, Roma, Newton Compton, 2003, pp. 292-293.
Memorie di pietre. Frammenti di storia subalpina nelle lapidi e nelle targhe delle strade, 2. ed., Torino, Comune, 1991, p. 149.

 

Note

Il 17 dicembre 1922, in uno scontro a fuoco tra fascisti e alcuni militanti operai rimangono feriti due squadristi che muoiono qualche giorno dopo. Per vendetta, nei giorni successivi, le squadre fasciste capitanate da Piero Brandimarte scatenano una rappresaglia che porta alla distruzione della Camera del lavoro, del Circolo anarchico ferrovieri, del circolo Carlo Marx e della redazione del giornale «L'Ordine nuovo». Alla fine della rappresaglia si contano 14 morti e 26 feriti. Tra gli operai uccisi figurano gli anarchici Pietro Ferrero - segretario della FIOM - e Giovanni Massaro - ex ferroviere -.
Ubicazione: Torino, Piazza XVIII dicembre 1922, angolo via Cernaia.

Collezione

Ente

provincia