BERNARDI, Aldo
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- BERNARDI, Aldo
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Imola
- Data di nascita
- 27/11/1888
- Luogo di morte
- Bologna
- Data di morte
- 11/08/1919
Attività e/o professione
- Qualifica
- Maestro elementare
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
- Nasce a Imola (BO) il 27 novembre 1888 da Pierpaolo e Prisca Tarozzi, maestro elementare. È il caporedattore del mensile anarcosindacalista «Il Pungolo», che si pubblica a Imola tra il 1912 e il 1913, dal quale emerge un’impostazione teorica fortemente idealista. Tiene alcuni comizi nell’imolese durante la campagna pro Masetti. Il 21 giugno 1914 partecipa, come delegato del gruppo anarchico imolese, al congresso anarchico romagnolo di Forlì, tenendo una posizione critica nei confronti della cgdl e propugnando l’impegno degli anarchici nell’USI. Trasferitosi a Bologna, trova lavoro come maestro e applica metodi didattici tolstoiani e libertari che scandalizzano i colleghi. Tiene un comizio il 10 giugno 1914 a Castelfranco Emilia incitando la folla a partecipare alla Settimana rossa; è arrestato il 27 giugno “perché provocava disordini” in occasione di un comizio elettorale tenutosi a Bologna in piazza Nettuno. Collabora all’organo dell’USI «Guerra di classe» e a «L’Avvenire anarchico». È membro influente del Circolo Anarchico “E. Covelli”, promotore del convegno anarchico nazionale clandestino a tenutosi a Firenze nell’estate del 1916. Lo stesso gruppo organizza il congresso di fondazione dell’uaer (Bologna, 31 dic. 1916). Impegnati nell’antinterventismo, i membri del Circolo “Covelli” vengono perseguitati dalle autorità: in precedenza riformato, B. viene dichiarato abile e arruolato in fanteria. Si dichiara incapace di atti di ribellione attiva ma si rifiuta di partire per il fronte, dove viene tradotto dai carabinieri: rischia la fucilazione, ma poi è dichiarato pazzo e internato. Giunto dopo lunga peregrinazione al manicomio di Imola, riesce a dedicarsi allo studio di Proudhon. Uscito poco prima dell’armistizio, riprende l’attività nel Fascio Libertario Bolognese e pubblica sui giornali anarchici le sue traduzioni degli scritti di Bakunin. Nel 1919 entra a far parte del cdc dell’uaer, che lo delega al i congresso nazionale dell’UCAI (Firenze apr. 1919). Nello stesse mese tiene un comizio a Castel Bolognese e viene più volte interrotto dal tenente dei carabinieri. In occasione dello sciopero pro Russia del 20 e 21 luglio 1919 interviene per gli anarchici nei comizi che si tengono a Bologna e a Imola. Persona di levatura intellettuale e morale, è apprezzato anche dagli avversari politici. Ottimista riguardo a un prossimo rivolgimento sociale anche a causa degli sconvolgimenti rivoluzionari che attraversano l’Europa, colpito dalla “spagnola” muore a Bologna l’11 agosto 1919. (T. Marabini – R. Zani)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; La morte di un idealista, «Avanti!», 18 ago. 1919.
Bibliografia: D. Guadagnini, Rievocazioni - Aldo Bernardi, «Libero accordo», 1° ago. 1926; L. Fabbri, Ricordando Aldo Bernardi, «Sorgiamo!», Imola, 21 ago. 1920; M. Casarini, Contributo alla storia del movimento anarchico a Bologna nel primo dopoguerra, «Bollettino del museo del Risorgimento», 1983.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181