Vasco Corsi, Ateo Garemi e Nevilio Casarosa
Tipologia Oggetto
Data cronica
- October 24 1971
Tipologia
- Lapide
Indicazioni sul soggetto
- Ateo Tommaso Garemi nato a Genova il 6 marzo 1921 da una famiglia di proletari, sovversivi e libertari, originari di Calcinaia. Con la famiglia emigra da giovane in Francia dove lavora come taglialegna; appena diciassettenne accorre volontario nelle brigate internazionali della guerra di Spagna. Nel 1940 si avvicina al Partito comunista francese e, dopo l'occupazione tedesca, entra nelle file del maquis. Tra i più audaci combattenti della regione di Marsiglia, Ateo Garemi, dopo l'8 settembre 1943, torna in Italia e diviene l'organizzatore e il primo comandante dei GAP di Torino. Il suo gruppo, composto da militanti provenienti dalle file libertarie e comuniste è responsabile di alcune azioni, tra cui un volantinaggio al cinema Apollo, seguito all'interruzione dello spettacolo. La mattina del 25 ottobre 1943, intorno alle 8,15, assieme all'anarchico Dario Cagno organizza un agguato al seniore della MVSN Domenico Giardina, capo dell'ufficio Matricola e Arruolamento, scambiandolo, probabilmente, per il più noto Piero Brandimarte. In seguito a un'infiltrazione operata da un milite fascista, il gruppo viene smantellato. Arrestato il 27 ottobre 1943, con Dario Cagno viene torturato, processato e condannato a morte dal Tribunale speciale di Torino per complicità nell'uccisione di Giardina. I due vengono fucilati il 21 dicembre 1943 nel cortile della caserma "Monte Grappa", dove nel dopoguerra venne apposta una lapide a ricordo. Subito dopo la morte di Garemi, per onorarne la memoria, il suo nome è stato dato alla 45a Brigata Garibaldi (poi 8ª divisione Garibaldi Asti) operante nell'astigiano. Vasco Corsi, originario di Calcinaia, emigrato in Francia, cade in combattimento durante la lotta partigiana nel maggio 1944. Nevilio Casarosa, originario di Cascina ma residente a Calcinaia, falegname, muore il 1° luglio 1944 a seguito delle ferite riportate durante uno scontro a fuoco con un reparto di tedeschi nei pressi della località Badia, vicino a Pontedera.
Iscrizioni
- Trascrizione
- Ai valorosi comandanti partigiani figli di questa terra / VASCO CORSI e ATEO GAREMI / che nella lotta antifascista caddero combattendo / i comuni di Calcinaia e di Arles (Francia), loro patria di adozione / onorano con questa lapide.
Calcinaia accomuna nelle onoranze l'altro suo figlio / NEVILIO CASAROSA / fulgida figura di comandante partigiano / caduto per la stessa causa.
Calcinaia, 24 ottobre 1971.
Descrizione fisica
- Lapide di marmo
Condizione giuridica
- Comune di Calcinaia
Fonti collegate
- T. Imperato, Anarchici a Torino, cit., p. 58 ss.
R. Luraghi, Il movimento operaio torinese durante la resistenza, cit., pp. 121-122
R. Vanni Fascismo e antifascismo in provincia di Pisa dal 1920 al 1944, Giardini, cit. p 223
Note
- Ubicazione: Calcinaia, Atrio del palazzo comunale, Piazza Indipendenza, 7
Link esterni