Ottorino Manni
Tipologia Oggetto
Data cronica
- September 27 1946
Tipologia
- Lapide
Indicazioni sul soggetto
- Ottorino Manni (Fano 1880-Senigallia 1925) è una figura singolare dell'anticlericalismo e dell'anarchismo italiano di inizio Novecento. Una gravissima malattia, che si manifesta sin dalla tenera età, lo costringe a una vita di sofferenze fisiche, alle quali egli reagisce spendendosi in una febbrile attività pubblicistica. Antifascista, muore tre anni dopo l'ascesa di Mussolini al governo. Ai suoi funerali partecipano oltre duemila persone, molte delle quali giunte dai paesi vicini, nonostante la polizia abbia sbarrato le strade di accesso alla città e interrotto i collegamenti ferroviari. A ricordarlo oggi a Senigallia sono una via, che porta il suo nome e una lapide, la cui epigrafe fu dettata da Errico Malatesta.
Iscrizioni
- Trascrizione
- Ad OTTORINO MANNI / giornalista e pubblicista / che / vincendo con ferrea volontà / gli strazi della carne / seppe elevare lo spirito / a sublimi ideali di fratellanza umana / spargere attorno a se la buona semente / e lasciare ai posteri esempio insigne / di fede inconcussa / attività miracolosa / e indomito coraggio / i compagni anarchici memori e grati / qui posero il 27 sett. 1946 Fano 27 sett. 1880 / Senigallia 17 genn. 1925.
Descrizione fisica
- Lapide di marmo
Condizione giuridica
- Comune di Senigallia
Fonti collegate
- R. Giulianelli, Un eretico in paradiso: Ottorino Manni : anticlericalismo e anarchismo nella Senigallia del primo Novecento; con 18 lettere inedite di Leda Rafanelli in appendice, Pisa, BFS, 2007.
Note
- Ubicazione: Senigallia, sotto i loggiati di Via Portici Ercolani