Umberto Scattoni
Tipologia Oggetto
Data cronica
- September 16 1945
Tipologia
- Lapide
Indicazioni sul soggetto
- Umberto Scattoni (Roma, 20 agosto 1901, Fosse Ardeatine, 24 marzo 1944). Popolano romano, attivo antifascista fin dagli anni Venti quando è aderente alla Federazione giovanile socialista, successivamente frequenta gli ambienti anarchici e comunisti.
Il 10 settembre del '43 è tra i primi romani che accorrono a Porta S. Paolo per opporsi, vanamente, alla presa della Capitale da parte dei tedeschi. Il successivo 22 settembre Scattoni passa le linee per prendere contatto con gli Alleati, allora attestati sul Garigliano. Rientrato nella Capitale, entra a far parte delle formazioni di "Bandiera Rossa", compiendo atti di sabotaggio, trasportando armi, tenendo i contatti con i partigiani della provincia. Scattoni poi ritorna a passare la linea di furoco per recarsi al Comando alleato di Caserta, per conto dei patrioti del Gruppo Malatesta. Successivamente, si avvicina all'organizzazione comunista, dalla quale viene incaricato di coordinare l'attività dei GAP della sua zona. Inizia così a collaborate con Guido Rattoppatore, anche lui attivo antifascista e comunista, che verrà fucilato a Forte Bravetta. Il 28 gennaio del '44, mentre si reca con Rattoppatore all'albergo "Aquila d'Oro", per sostituire un altro partigiano in un'azione contro i tedeschi, Scattoni viene arrestato su delazione di una spia. Dopo uno scontro a fuoco e un inseguimento all'altezza di Ponte Vittorio, alla fine è catturato e rinchiuso nel famigerato carcere di via Tasso: torturato e sottoposto ripetutamente a duri interrogatori Scattoni non parla e, ai primi di marzo, è trasferito a Regina Coeli, nel terzo braccio. Qui, anche se era in cattive condizioni per il trattamento subito in via Tasso, si prodiga per incoraggiare gli altri detenuti. È tra le vittime delle fucilazione indiscriminate di antifascisti effettuati dai tedeschi alle Fosse Ardeatine il 24 marzo 1944.
Iscrizioni
- Trascrizione
- A UMBERTO SCATTONI / volontario della libertà / trucidato / nell'immane eccidio / delle / Fosse Ardeatine / … l'olocausto tuo e di tanti / e tanti altri martiri / illumina l'aspro / sentiero che tutti / risaliamo / per il raggiungimento della / libertà / 16-9-1945.
Descrizione fisica
- Lapide di marmo
Condizione giuridica
- Comune di Roma
Fonti collegate
- G. Mogavero, I muri ricordano. La Resistenza a Roma attraverso le epigrafi (1943-1945), Bolsena, Massari, 2002, p. 78.
P. Grella, Appunti per la storia del movimento anarchico romano dalle origini al 1946, Roma, [s.n.], 2012, p. 323.
Note
- Ubicazione: Roma, Via Coronari, 113
Link esterni