Pietro Gori
Tipologia Oggetto
Data cronica
- January 30 1921
Tipologia
- Lapide
Indicazioni sul soggetto
- Pietro Gori (Messina, 14 agosto 1865 – Portoferraio, 8 gennaio 1911) - all'anagrafe Ernesto Antonio Giuseppe Cesare Augusto - è stato uno dei principali leader del movimento anarchico di lingua italiana tra la fine dell'Ottocento e il primo decennio del Novecento. Avvocato, poeta, scrittore e giornalista è ricordato come autore di alcune tra le più note canzoni anarchiche tra cui: Addio a Lugano, Vieni o maggio, Stornelli d'esilio e La ballata di Sante Caserio. Gori, soprattutto nei suoi primi anni di attività, svolse un'intensa opera organizzatrice e propagandistica nei territori della Toscana tirrenica legando fortemente il suo nome alle vicende del primo movimento operaio. Il suo nome si manterrà a lungo nella memoria dei subalterni di quest'area geografica, come testimoniano le numerose lapidi e monumenti inaugurati nei vari borghi della costa.
Iscrizioni
- Trascrizione
- Questo marmo effigiato presso le rupi / ferrigne di Capoliveri dica ai futuri / che non furono vani l'apostolato il / sacrificio la fede del dolce poeta / PIETRO GORI / 30 gennaio 1921.
Descrizione fisica
- Lapide di marmo, con al centro il busto di Pietro Gori nell'atto di parlare. La mano destra di Gori è stata danneggiata nel periodo dell'avvento del fascismo ma nel 2011 è stata restaurata da Marco Campanini, su incarico dell'amministrazione comunale di Capoliveri.
Condizione giuridica
- Comune di Capoliveri
Fonti collegate
- M. Antonioli, Pietro Gori il cavaliere errante dell'anarchia, Pisa, BFS, 1995, p. 49
Note
- Ubicazione: Capoliveri, Piazza Matteotti