La Resistenza antifascista nel pisano
Tipologia Evento
Data cronica
- 1943 - 1944
Descrizione
- La Resistenza antifascista nel pisano, nell'anno che intercorre tra l'occupazione tedesca (settembre 1943) e la liberazione (settembre 1944), non avrà modo di strutturarsi in organizzazioni di ampie dimensioni per la particolare configurazione del territorio e per l'avanzare del fronte.
I nuclei di antifascisti presenti sul territorio al momento della caduta del fascismo (25 luglio 1943), afferiscono soprattutto ad aree politiche comuniste e socialiste con presenza di cattolici democratici e azionisti. Tali gruppi sono il nucleo portante dei nascenti Comitati di liberazione nazionale locali e delle prime formazioni partigiane.
È solo nella tarda primavera del 1944, che nei territori contigui tra le province di Pisa, Siena e Grosseto si forma la 23° Brigata Garibaldi, composta da tre distaccamenti. La direzione della brigata è affidata ad Alberto Bargagna e la formazione si distingue in un'opera di sabotaggio e di scontri con truppe nemiche in arretramento per l'avanzare del fronte.
La formazione si scioglie all'inizio dell'estate quando entra in contatto con le prime avanguardie dell'esercito alleato anche se alcuni gruppi, sempre guidati da Alberto Bargagna, si spostano sulla linea del fronte e sud dell'Arno - nella zona tra Cascina e Pontedera - continuando la propria attività di disturbo nei confronti delle retroguardie dell'esercito tedesco.