VISCONTI, Giuseppe detto Mario
Intestazione di autorità
- Intestazione
- VISCONTI, Giuseppe detto Mario
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Torino
- Data di nascita
- 22/09/1922
- Luogo di morte
- Torino
- Data di morte
- 04/12/2007
Attività e/o professione
- Qualifica
- Impiegato postale
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
Nasce a Torino il 22 settembre 1922, da Carlo e Lucia Gribaudi, impiegato postale. A causa dello scoppio del Secondo conflitto mondiale è costretto a interrompere gli studi di giurisprudenza e, nel 1942, è arruolato in marina in una compagnia che successivamente, dopo l’8 settembre 1943, si unisce all’esercito americano. L’anno dopo viene catturato dai tedeschi che lo trasferiscono in un campo di prigionia in Germania. Dopo la fine della guerra e la liberazione torna a Torino e si impiega presso le poste. In quel periodo si avvicina con una breve militanza al PRI ma dopo il referendum costituzionale abbandona i repubblicani per aderire al movimento libertario. Visconti partecipa attivamente alla vita del Circolo culturale “F. Ferrer” di “Barriera di Milano” stringendo rapporti di amicizia e politici con altri libertari come Demi, Lico e Guido Ceronetti che sostengono la necessità di un rinnovamento politico organizzativo del movimento e soprattutto una maggiore presenza degli anarchici nel movimento dei lavoratori. Visconti, con il Gruppo anarchico “Barriera di Milano” di Torino, è tra i fiancheggiatori del Gruppo d’iniziativa per un “movimento orientato e federato”. Il gruppo torinese poi in occasione del Congresso della FAI (Ancona, 1950) criticherà duramente le decisioni prese in quell’occasione contro il gruppo guidato da Masini non riconoscendo i deliberati congressuali (Risoluzione sul Congresso di Ancona dei Gruppi anarchici “Barriera di Milano”, “Pensiero e azione” e “Venaria”, Torino dicembre 1950). Visconti, poi, è tra i fondatori del gruppo locale dei GAAP insieme a Demi, Lico, Peretti e Candela. È presente in qualità di delegato del Gruppo di “Barriera di Milano” di Torino alla Prima conferenza nazionale (Genova-Pontedecimo 1951). Abbonato e diffusore de «L’Impulso», fino al 1956 mantiene il proprio impegno politico condividendo anche l’incarico di membro del Comitato nazionale. Negli anni Sessanta sembra abbandonare ogni attività politica. Muore a Torino il 4 dicembre 2007. (F. Bertolucci).
Luoghi di attività
- Luogo
- Torino
Fonti
Fonti: Archivio A. Cervetto, Savona; Biblioteca F. Serantini, Archivio GAAP; Comune di Torino, Ufficio di Stato civile; Intervista a Giuseppe Visconti a cura di G. Tordolo-Orsello, Torino, 9 maggio 1992.
Bibliografia: G. Tordolo-Orsello, Il movimento anarchico a Torino nel Secondo dopoguerra (1945-1951), Tesi di laurea, Università di Torino, Facoltà di Lettere e Filosofia, Tesi di laurea in Storia contemporanea, a.a. 1991/92, Relatore. prof. Nicola Tranfaglia; F. Bertolucci, Gli anarchici italiani deportati in Germania durante il Secondo conflitto mondiale, «A : rivista anarchica», aprile 2017, pp. 63-98; A. Cervetto, Carteggio 1948-1953, Milano, Lotta comunista, 2018, ad indicem; Id., Carteggio 1954-1958, Milano, Lotta comunista, 2019, ad indicem.