MATTEUZZI, Gianfranco
Intestazione di autorità
- Intestazione
- MATTEUZZI, Gianfranco
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Bologna
- Data di nascita
- 13/11/1926
- Luogo di morte
- Borgo San Lorenzo (Fi)
- Data di morte
- 18/11/2003
Attività e/o professione
- Qualifica
- Operaio meccanico
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
Nasce a Bologna, il 13 novembre 1926, da Alessandro e Erminia Fini, operaio meccanico. Dopo avere compiuto la prima classe di avviamento professionale inizia a lavorare come operaio meccanico. Durante la Resistenza milita, come partigiano anarchico con il nome di battaglia “Abdul”, nel 1° battaglione “Busi” della Prima Brigata “Irma Bandiera Garibaldi”, nella quale svolge le funzioni di commissario politico di Compagnia, e poi nella Brigata “Stella rossa Lupo”. Catturato dai nazi-fascisti, è rinchiuso nel campo di internamento di Monza e poi, dal 9 al 20 febbraio 1945, in quello di Bassano del Grappa. Dopo la fine dells guerra è condannato in contumacia, dal momento che nel frattempo è espatriato clandestinamente in Francia, a due anni di reclusione perché sulle montagne sequestrava “senza autorizzazioni” convogli di derrate alimentari per distribuirle ai poveri e bisognosi. Torna in Italia, dopo un’amnistia, finisce di scontare due mesi di carcere nel penitenziario di Budrio. Ritornato in libertà, si impiega come operaio e qualche tempo dopo inizia a seguire il dibattito promosso dal Gruppo d’iniziativa per un movimento “orientato e federato”. Assunto alla fine del 1953 come tornitore presso lo stabilimento metalmeccanico Curtisa, si impegna da subito nelle attività sindacali iscrivendosi alla cgil (Lettera di G. Matteuzzi a A. Vinazza, Bologna 13 febbraio 1954). La sua attività viene premiata da diverse conquiste come il premio di produzione, la mensa gratuita e poco tempo dopo verrà eletto nel Direttivo provinciale della fiom. Partecipa in qualità di delegato al Congresso provinciale della cgil del 25-27 novembre 1955 venendo eletto nel direttivo nazionale del sindacato e in qualità di delegato è presente poi, nel febbraio 1956, al congresso nazionale della fiom. Aderisce ai gaap tra il 1953 e il 1954, lettore e abbonato a «L’Impulso» vi collabora saltuariamente con cronache locali del mondo del lavoro (Da Bologna. Alla Curtisa, 31 dicembre 1955, p. 4). Alla fine del 1955 dà vita, insieme a Saletta e Maccaferri ‒ ai quali si unisce, a metà del 1956, Micco ‒, al nucleo locale dei gaap. Partecipa alla Sesta conferenza nazionale (Milano, 1956) nella quale è eletto nel Comitato nazionale. Tra la fine del 1956 e l’inizio del 1957 il gruppo locale, che già aveva visto l’espulsione di Maccaferri, scompare definitivamente a causa di contrasti interni. Successivamente M. condivide la scelta della fcl di fondersi con il gac per costituire il Movimento della sinistra comunista. In questo periodo mantiene il suo impegno sindacale, non più come esponente dei cds ma rappresentante del msc nel Comitato direttivo della fiom provinciale di Bologna. Resta nel msc fino al 1964, quando poi sottoscrive l’iniziativa filo-maoista del convegno di Padova (settembre 1964) dei fratelli Bazzanella e di Raimondi. Muore a Borgo S. Lorenzo il 18 novembre 2003. (F. Bertolucci).
Fonti
Fonti: Archivio A. Cervetto, Savona; Archivio Biblioteca Franco Serantini, Carte GAAP, Comitato nazionale dei GAAP; Comune di Bologna, Anagrafe.
Bibliografia: Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (1919-1945). Dizionario biografico, a cura di A. Albertazzi, L. Arbizzani, N.S. Onofri, 6 voll., Bologna, Comune di Bologna, 1985-2003, v. 4 (M-Q), p. 190; A. Cervetto, Opere 23. Carteggio 1948-53, Milano, Lotta comunista, 2018, ad indicem;A. Cervetto, Opere 24. Carteggio 1954-58, Milano, Lotta comunista, 2019, ad indicem; A. Cervetto, Opere 25. Carteggio 1959-65, Milano, Lotta comunista, 2019, ad indicem.