DEL NISTA, Sirio

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
DEL NISTA, Sirio

Date di esistenza

Luogo di nascita
Livorno
Data di nascita
05/02/1920
Luogo di morte
Ghilarza (Or)
Data di morte
03/06/2012

Attività e/o professione

Qualifica
Impiegato

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Livorno il 5 febbraio 1920 da Leopoldo ed Emma Salvadori, impiegato disegnatore. Si avvicina agli ideali libertari durante l’ultima fase del Secondo conflitto mondiale. È attivo tra i giovani della Federazione anarchica livornese già dall’estate del 1944, contribuendo a iniziative di solidarietà con la popolazione duramente provata dall’occupazione nazi-fascista e dai bombardamenti degli alleati. Partecipa attivamente alla ricostruzione del movimento anarchico locale, spesso intervenendo in qualità di delegato ai congressi e convegni nazionali della fai (ad es: Secondo, Bologna, 1947 e Terzo, Livorno, 1949) e inviando corrispondenze al settimanale «Umanità nova». Al Primo convegno regionale dei giovani anarchici toscani (Empoli, 17 novembre 1946) è nominato responsabile dell’ufficio di corrispondenza, mantenendo nel contempo l’incarico di rappresentante dei giovani libertari toscani nel Consiglio nazionale della fai (1° Convegno regionale giovanile anarchico, «Gioventù anarchica», 5 dicembre 1946, p. 2). In questa fase conosce e stringe un forte rapporto di amicizia e collaborazione con P.C. Masini e nell’estate del 1949 contribuisce alla formazione del Comitato interregionale tosco-laziale, espressione critica di quel gruppo di anarchici che, dopo la conclusione del Terzo congresso della fai, ritiene necessario ripensare complessivamente l’organizzazione e la politica degli anarchici. È tra i fondatori del periodico «L’Impulso» di cui terrà con diligente disciplina l’amministrazione fino all’ultimo numero dell’aprile 1957. Con la trasformazione del Comitato interregionale tosco-laziale in Gruppo d’iniziativa per un movimento “orientato e federato” D. è tra i protagonisti del lavoro preparatorio pratico e teorico che porterà alla costituzione dei gaap. È presente in qualità di delegato alla Prima conferenza nazionale (Genova-Pontedecimo, 1951) e da questo momento sarà sempre presente a tutte le principali iniziative dell’organizzazione con puntuali relazioni sul lavoro svolto. Partecipa alla Seconda conferenza nazionale dei gaap (Firenze, 1952) nella quale è nominato responsabile dei rapporti con il movimento anarchico e, alla fine dell’anno, è incaricato dal Comitato nazionale di seguire, oltre che l’amministrazione del giornale, anche il servizio libreria che precedentemente era affidato a Maroncelli di Roma. È tra i responsabili dell’organizzazione nel curare i rapporti con il movimento “generico” e a questo scopo fa parte della delegazione dei gaap, con Scattoni e Carlizza, che si presenta, ma non è accolta, al Quinto congresso nazionale della fai (Civitavecchia, 1953). Nell’occasione, comunque, D. è ammesso, a titolo individuale come osservatore, alla sala del congresso. Sia alla Terza (Livorno, 1953) che alla Quarta Conferenza nazionale (Bologna, 1954) D. è riconfermato, insieme a Duranti, come responsabile dell’amministrazione del giornale e del servizio libreria dell’organizzazione, incarico che viene poi reiterato anche dalla Quinta conferenza nazionale (Pisa, 1955). Impegnato anche nell’attività sindacale, interviene in qualità di delegato al congresso provinciale della fiom di Livorno del novembre 1955 (Lettera di P.C. Masini a A. Vinazza, Livorno, 7 dicembre 1955). È presente alla Sesta conferenza nazionale dei gaap (Milano, 1956) condividendo la scelta del cambio di denominazione dell’organizzazione e la politica di unità con le altre avanguardie della sinistra rivoluzionaria. D. appoggia la scelta della fcl per una stretta collaborazione con i gac e alla Settima conferenza nazionale (Genova, 1957) approva la mozione conclusiva nella quale si decide la confluenza dell’organizzazione insieme ai gruppi suddetti nel Movimento della sinistra comunista. In questo periodo mantiene il suo impegno sindacale, non più come esponente dei cds ma rappresentante del msc nella Commissione esecutiva della cdl di Livorno e nella fiom locale. Successivamente alla nascita del msc, abbandona gradualmente ogni impegno politico pur rimanendo in contatto con alcuni dei suoi ex compagni come Masini, con cui condivide l’avvicinamento all’area socialista. Muore a Ghilarza (Oristano) il 3 giugno 2012. (F. Bertolucci).

Fonti

Fonti: Archivio centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Direzione generale di Pubblica sicurezza, Divisione Affari Riservati, Categorie annuali, 1957-1960, b. 73, f. 103; Archivio centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Divisione Affari Riservati, Categoria Z, Fascicoli personali, ad nomen; Archivio centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Direzione generale di Pubblica sicurezza, Divisione Affari Generali, 1954, b. 18; aac; bfs-gaap; Comune di Livorno, Anagrafe.
 

Bibliografia: Federazione Anarchica Italiana, Congressi e convegni (1944-1962), a cura di U. Fedeli, Genova, Libreria della FAI, 1963, pp. 93, 122; Pier Carlo Masini: impegno civile e ricerca storica tra anarchismo, socialismo e democrazia, a cura di F. Bertolucci e G. Mangini, Pisa, BFS, 2008, pp. 30-46; G. La Barbera, Lotta comunista: il gruppo originario 1943-1952, Milano, Lotta comunista, 2012; G. La Barbera, Lotta comunista: verso il partito strategia 1953-1965, Milano, Lotta comunista, 2015, ad indicem; A. Cervetto,  Opere 23. Carteggio 1948-53, Milano, Lotta comunista, 2018, ad indicem; A. Cervetto, Opere 24. Carteggio 1954-58, Milano, Lotta comunista, 2019, ad indicem; A. Cervetto, Opere 25. Carteggio 1959-65, Milano, Lotta comunista, 2019, ad indicem.

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