CARLIZZA, Luigi

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
CARLIZZA, Luigi

Date di esistenza

Luogo di nascita
Carsoli (AQ)
Data di nascita
01/06/1933
Luogo di morte
Roma
Data di morte
20/04/1993

Attività e/o professione

Qualifica
Medico

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Villa Romana, nel comune di Carsoli (aq) il 1° giugno 1933 da Francesco e Annita Brunelli, studente poi medico. Rimasto orfano giovanissimo – il padre muore durante la spedizione militare italiana in Russia – dal paese si trasferisce a Roma, dove riesce, con grandi sacrifici, a proseguire gli studi fino alla laurea in medicina. Si avvicina al movimento anarchico alla fine degli anni Quaranta, quando conosce Scattoni e Masini alla redazione di «Umanità nova», prendendo parte alle attività del gruppo “Roma centro” poi a quelle del Gruppo per un movimento “orientato e federato” e, infine, presenziando in qualità di delegato del Gruppo romano alla Prima conferenza nazionale (Genova-Pontedecimo, 1951).

In questi anni, come studente, svolge attività di propaganda soprattutto negli ambienti giovanili e inoltre aiuta Masini nelle ricerche storiche presso le biblioteche e gli archivi romani. Partecipa alla Seconda conferenza nazionale dei gaap (Firenze, 1952). Abbonato e diffusore de «L’Impulso», è assiduo nella militanza del gruppo romano dei gaap, anche su un piano nazionale, tanto che rappresenta l’organizzazione, come delegato/osservatore, insieme a Del Nista e Scattoni al Quinto congresso della fai (Civitavecchia, 1953). È particolarmente attivo durante la campagna astensionista per le elezioni politiche del 1953 (Lettera di L. Carlizza a A. Vinazza, Roma 14 giugno 1953). Partecipa, come delegato del gruppo di Roma, alla Terza conferenza nazionale (Livorno, 1953) e alla fine dell’anno è inviato insieme a Scattoni, come rappresentante dei gaap, al Secondo Convegno della Sinistra operaia che si tiene a Foggia (Relazione di L. Carlizza sul 2° Convegno della Sinistra operaia, Roma 28 dicembre 1953). In questi anni si occupa per l’organizzazione di studiare la riforma agraria in Italia e per questo segue dei corsi presso l’Istituto Gramsci di Roma e collabora a «L’Impulso» e a «L’Agitazione», il bollettino interno dei gaap. Partecipa alla Quarta Conferenza nazionale (Bologna, 1954), condividendo con gli altri militanti la necessità per l’organizzazione di mantenere e rafforzare il dialogo con altre componenti rivoluzionarie (L. Carlizza, Sui nostri rapporti con le minoranze rivoluzionarie, «L’Agitazione», giugno 1955, p. 3). Alla fine del 1956 e l’inizio del 1957 C. si schiera con buona parte del Gruppo “Roma centro” contro le iniziative politiche portate avanti da Cardone, Angeloni e poi Cubeddu che, con la costituzione del Gruppo “Roma 2”, provocano di fatto la rottura dello storico gruppo romano. Le tensioni e le differenze politiche dei due gruppi si erano già manifestate durante la Sesta conferenza nazionale (Milano, 1956) nella quale Cardone e Angeloni avevano presentato delle mozioni di minoranza respinte dal congresso. Nelle settimane successive i contrasti tra i due gruppi si mantengono inalterati e anche una riunione convocata il 13 gennaio 1957 per un chiarimento non porta a una soluzione del conflitto.

Nell’occasione Cardone abbandona l’organizzazione, mentre Angeloni con Cubeddu, che nel frattempo si è aggregato al Gruppo “Roma 2”, vengono formalmente espulsi per “frazionismo”. C. firma la lettera di espulsione insieme a Bessi, Borgese, Saurini e Scattoni (Lettera del Gruppo Roma Centro a Angeloni e Cubeddu e p.c. al cn/fcl, Roma 23 gennaio 1957). Successivamente C. – che ha condiviso, come detto, fin dal principio la scelta politica dei gaap di stringere la collaborazione e le alleanze con altri gruppi della sinistra rivoluzionaria italiana e la stretta cooperazione con i gac – aderisce al progetto di fusione tra la fcl e i Gruppi di Seniga decisa alla Settima conferenza nazionale (Genova, 1957). Con la nascita del Movimento della sinistra comunista C. abbandona i principi comunisti libertari per aderire a quelli marxisti-leninisti, ma ciò non significa la separazione netta dalle vicende del movimento libertario, con il quale C. ancora negli anni successivi continuerà a mantenere rapporti di amicizia e reciproca stima. È presente al Convegno interregionale del msc ‒ svoltosi a Genova il 5 ottobre 1958 su iniziativa del Gruppo “Roma centro” ‒ di “censura” delle attività del Centro nazionale di Milano (Seniga-Masini). C. sottoscrive la risoluzione finale del convegno nella quale si accusano Seniga e Masini di aver dato un indirizzo «opportunistico» al Centro nazionale, e concesso l’appoggio «a certe correnti e gruppi autonomisti e revisionisti operanti nel psi nella prospettiva dell’unificazione socialista». Il rapporto di amicizia con Masini però, nonostante le differenti scelte politiche, non si interrompe ma prosegue negli anni. Dopo l’uscita di Masini e Seniga dal msc, C. rimane nell’organizzazione partecipando al Secondo convegno nazionale (Roma, 1962). Nello stesso anno il suo nome appare tra i sostenitori del Comitato italiano per la verità sui misfatti dello stalinismo che, nel 1964, darà alle stampe il volume di G. Zaccaria, 200 comunisti italiani tra le vittime dello stalinismo. La sua partecipazione alla vita del msc non è tranquilla, dal momento che nell’organizzazione in questi anni si vanno delineando due correnti contrapposte, la prima neo-leninista guidata da Cervetto e Parodi la seconda da Raimondi e i fratelli Bazzanella filo-maoista. C. è vicino alle posizione della seconda corrente, come altri ex membri dei gaap, e partecipa al convegno che si svolge a Padova proprio nel settembre 1964, riunione che dà l’avvio a quel processo di separazione che si concluderà l’anno successivo con la nascita dei Comitati operai leninisti e l’uscita del nuovo periodico «Lotta comunista».

Dopo la metà degli anni Sessanta, C. abbandona i rapporti con l’area dell’msc non seguendo i fratelli Bazzanella e Raimondi che, con altri, danno vita alla Federazione marxista-leninista d’Italia (1966), riavvicinandosi al movimento libertario nel gennaio del 1970 quando insieme a Bessi, Saurini e Scattoni firma una lettera di risposta a una circolare della fai. In questa circolare Umberto Marzocchi a nome della cdc della fai, con un resoconto delle attività svolte dalla cdc in occasione della strage di Piazza Fontana e della tragica morte di Giuseppe Pinelli, si appellava ai compagni affinché si stringessero intorno alla difesa del movimento libertario. C. insieme ai reduci del Gruppo “Roma centro” risponde positivamente dichiarando la propria disponibilità a una ripresa di contatti politici sostenendo che la reazione alla crisi del movimento doveva essere preparata con «misure concrete» al fine di un effettivo rilancio politico or­ga­nizzativo. Negli anni Settanta, oltre ad aver riattivato il Gruppo “Roma centro” C. milita attivamente nel gruppo “Lotta pro­letaria” aderente alla fai, mantenendo un rap­porto di cordialità e «profonda umanità» con le nuove generazioni di militanti per le quali rappresenta un «compagno esperto» (Calandri, pp. 15-16). Nel 1979, durante il congresso straordinario di Livorno (19-21 gennaio) si dimette dalla fai per disaccordi politici e perché non vuole più trovarsi immischiato in contrasti tra compagni di diverse tendenze. Continua a trovarsi set­ti­manalmente con i vecchi compagni soprattutto ex partigiani come Bessi, Saurini e Peppe Zelli, cui è legato da una forte sentimento di amicizia, ma gradualmente abbandona ogni impegno politico. Muore a Roma, colpito da improvviso malore, il 20 aprile 1993. (F. Bertolucci)

Luoghi di attività

Luogo
Roma

Fonti

Fonti: Archivio A. Cervetto, Savona; Archivio Biblioteca Franco Serantini, Carte GAAP, Comitato nazionale dei GAAP; Carte P.C. Masini, Corrispondenza; Archivio privato L. Carlizza, Roma; I compagni superstiti del gruppo “Roma Centro” … [et al.], Luigi Carlizza, «UN», 30 mag. 1993; E. Calandri, L’ironia di Luigi, «A: rivista anarchica»

Bibliografia: F. Bertolucci, Luigi Carlizza, in Dizionario biografico degli anarchici italiani, 2 tomi, Pisa, BFS, 2003-2004, t. 1, pp.323-324; Pier Carlo Masini: impegno civile e ricerca storica tra anarchismo, socialismo e democrazia, a cura di F. Bertolucci e G. Mangini, Pisa, BFS, 2008; P. Iuso, Gli anarchici nell’età repubblicana: dalla Resistenza agli anni della Contestazione 1943-1968, Pisa, BFS, 2014, pp. 137 e 159; A. Cervetto,  Opere 23. Carteggio 1948-53, Milano, Lotta comunista, 2018, ad indicem;A. Cervetto, Opere 24. Carteggio 1954-58, Milano, Lotta comunista, 2019, ad indicem; A. Cervetto, Opere 25. Carteggio 1959-65, Milano, Lotta comunista, 2019, ad indicem; Gruppi anarchici d'azione proletaria. Le idee, i militanti, l’organizzazione. Vol. 3. I militanti: le biografie, a cura di F. Bertolucci, Pisa-Milano, BFS-Pantarei, 2019, ad indicem.

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