BOGLIANI, Antonio

Tipologia Persona
Nino (pseudonimo)

Intestazione di autorità

Intestazione
BOGLIANI, Antonio detto Nino (Ombra)

Date di esistenza

Luogo di nascita
Savona
Data di nascita
17/06/1927
Luogo di morte
Savona
Data di morte
11/04/1973

Attività e/o professione

Qualifica
Operaio

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Savona il 17 giugno 1927 da Carlo e Carmina Dalmasso, operaio. La famiglia, di estrazione proletaria, è di sentimenti antifascisti e il giovane Bogliani vive, dopo la morte dei propri genitori, nella vecchia periferia di Savona presso il nonno. Negli anni giovanili conosce Cervetto, con il quale stringe un profondo rapporto d’amicizia che durerà per tutta la vita. Nella primavera del 1943 Bogliani, chiamato comunemente Nino, ha il suo battesimo politico quando partecipa attivamente agli scioperi che investono tutto il Nord industriale del paese. Dopo il 25 luglio 1943, Bogliani entra come partigiano combattente nella Resistenza con il nome di battaglia “Ombra”. Milita nella sap Gramsci della 2a Brigata “Falco” della Divisione Garibaldi. Le autorità fasciste lo arrestato due volte, l’ultima il 14 dicembre 1944, sottoponendolo a stringenti interrogatori e a sevizie, ma Bogliani non cede e non rileva i nomi dei propri compagni. Riconquista la libertà il 1° marzo 1945 e alla fine della guerra, con la sconfitta dei nazi-fascisti, rientra a Savona immergendosi subito nell’attività politica e sindacale avvicinandosi agli ideali libertari, una scelta che condivide con Silvana Minelli che poi sposerà nel 1949. Bogliani trova impiego come operaio alla Servettaz-Basevi e collabora assiduamente con Cervetto al Gruppo anarchico “P. Gori” in quei tempi animato dall’infaticabile Marzocchi. Tra la fine del 1948 e l’inizio del 1949, come Cervetto, conosce Masini e, dopo il Terzo congresso della fai (Livorno, 1949), è tra i giovani che iniziano a collaborare attivamente al Gruppo d’iniziativa per un movimento “orientato e federato”. Nonostante le tante difficoltà economiche e politiche è impegnato anche nel campo sindacale, partecipando al direttivo locale della fiom, tanto che viene colpito da licenziamento “politico” e per questo è costretto a trovare lavoro come “trasfertista” fuori città. Nel 1951 partecipa in qualità di delegato del Gruppo di Savona alla Prima conferenza nazionale dei gaap (Genova-Pontedecimo, 1951), ed è tra i promotori del gruppo di Savona aderente alla nuova organizzazione. Diffonde e collabora a «L’Impulso» con articoli di ambito locale dedicati al mondo del lavoro (ad es. Da Savona: Tensione all’ilva e al Porto, 15 aprile 1953, p. 4). È presente alla Terza conferenza nazionale dei gaap (Livorno, 1953). Negli anni seguenti continua a essere un importante punto di riferimento locale e regionale per l’organizzazione e in rappresentanza del Gruppo locale partecipa alla Sesta conferenza nazionale (Milano, 1956), condividendo le scelte legate al cambio di denominazione in Federazione comunista libertaria e all’alleanza con i gruppi rivoluzionari e della sinistra comunista. Con la fusione della fcl e i gac e la nascita del msc, Bogliani aderisce alla nuova organizzazione e vi partecipa attivamente. È presente al Convegno interregionale del msc ‒ svoltosi a Genova il 5 ottobre 1958 su iniziativa del Gruppo “Roma centro” ‒ di “censura” delle attività del Centro nazionale di Milano (Seniga-Masini). Bogliani sottoscrive la risoluzione finale del convegno nella quale si accusano Seniga e Masini di aver dato un indirizzo «opportunistico» al Centro nazionale, e concesso l’appoggio «a certe correnti e gruppi autonomisti e revisionisti operanti nel psi nella prospettiva dell’unificazione socialista». Dopo l’esperienza nel msc, nei primi anni ’60 Bogliani dà vita a Savona, assieme a Cervetto, a un gruppo composto da militanti che ormai si dichiarano internazionalisti e leninisti. Nel 1965 è fra i fondatori di Lotta comunista e nonostante ciò la questura locale lo scheda ancora, negli anni 1967-1969, come anarchico da sottoporre ad «attenta vigilanza». Muore a Savona l’11 aprile 1973. (F. Bertolucci)

Fonti

Fonti: Archivio centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Direzione generale di Pubblica sicurezza, Divisione Affari Generali, 1954, b. 18; ILSREC Banca dati partigiani liguri; Archivio A. Cervetto, Savona; Archivio Biblioteca Franco Serantini, Carte GAAP, Comitato nazionale dei GAAP.

Bibliografia: L. Pisani, Antonio Bogliani, in Dizionario biografico degli anarchici italiani, 2 tomi, Pisa, BFS, 2003-2004; M. Bellonotto, I compagni di Stefano: storie di partigiani di città (Savona 1943-1945), Savona, E. Ferraris, 2005, ad indicemG. La Barbera, Lotta comunista: il gruppo originario 1943-1952, Milano, Lotta comunista, 2012, ad indicem; G. La Barbera, Lotta comunista: il modello bolscevico 1965-1995, Milano, Lotta comunista, 2017, ad indicem; A. Martino, Movimenti di estrema sinistra nelle carte della questura di Savona, stampato in proprio, 2018, ad indicem; A. Cervetto,  Opere 23. Carteggio 1948-53, Milano, Lotta comunista, 2018, ad indicemA. Cervetto, Opere 24. Carteggio 1954-58, Milano, Lotta comunista, 2019, ad indicem; A. Cervetto, Opere 25. Carteggio 1959-65, Milano, Lotta comunista, 2019, ad indicem.

Collezione

Persona

città