BOCCONE, Augusto

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
BOCCONE, Augusto

Date di esistenza

Luogo di nascita
Rossigliano
Data di nascita
30/08/1895
Luogo di morte
Firenze
Data di morte
17/03/1978

Attività e/o professione

Qualifica
Fornaio

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Rossiglione (ge) il 30 agosto 1895 da Andrea e Maria Parodi, fornaio. Il cenno biografico della Prefettura di Genova del 5 dicembre 1923 che indica il 1919 come anno d’inizio delle attività “cospirative” di Boccone così lo definisce: «Giovane di scarsa coltura, avendo frequentato solamente le scuole elementari, è di poca educazione, ha molta intelligenza. Ha carattere violento e irascibile e si mostra poco deferente verso le Autorità. Gode poca buona fama ed ha scarso seguito in paese, per quanto abbia parecchio ascendente su un gruppo di giovani di Rossiglione che condividono le sue idee anarchiche. Lavora da fornaio panettiere insieme al padre, anch’egli di idee anarchiche, ed è assiduo al lavoro, dal quale ritrae i mezzi di sussistenza». Negli anni 1920 e 1921 risiede per qualche tempo in Francia dove si mantiene in rapporti con esponenti del movimento libertario come Pasquale Binazzi, direttore del settimanale «Il Libertario» di La Spezia, di cui è lettore e diffusore assiduo. All’inizio dell’aprile 1921 è condannato a sei mesi e 20 giorni di reclusione per offese al re e per «insurrezione contro i poteri dello Stato». L’anno successivo è nuovamente condannato a 30 giorni di reclusione e a L. 100 di multa per «oltraggio». Sottoposto a continua vigilanza, il 24 luglio 1923 la sua abitazione è sottoposta a perquisizione e i carabinieri sequestrano numerosi giornali, opuscoli anarchici e diversa corrispondenza. Rinviato a giudizio per attività sovversiva, la Pretura di Pegli con sentenza del 25 ottobre del medesimo anno dichiara di non doversi procedere, ordinando la restituzione delle stampe e della corrispondenza sequestrata. All’inizio degli anni Trenta, abbandonata apparentemente ogni attività politica, si dedica esclusivamente al lavoro e si trasferisce a Firenze, dove apre un panificio. Alla fine del decennio Boccone presenta un’istanza presso la Questura fiorentina affinché venga riesaminata la sua posizione politica. La Questura di Firenze in una comunicazione al Ministero dell’Interno del 22 marzo 1939 nel confermare la totale estraneità di Boccone da ogni impegno politico sottolinea come ultimamente egli ha fatto «versamenti a favore delle Opere Assistenziali e del Regime», facendo opera di beneficenza alle famiglie povere di Rossiglione e contribuendo con la somma di «L. 500 alla costruenda Casa del Fascio, manifestando simpatie e devozione al Regime ed al Duce». Per tutti questi motivi la Questura di Firenze propone la radiazione di Boccone dal «novero dei sovversivi». Con l’inizio della guerra e la crisi del regime fascista Boccone riprende i contatti con i vecchi compagni e contribuisce notevolmente alla ripresa del movimento libertario nell’Italia Centrale, tanto che il 16 maggio 1943 nella sua abitazione si svolge una riunione clandestina fra militanti toscani, liguri ed emiliani che dà vita alla Federazione comunista anarchica italiana. Dopo la caduta del fascismo, sempre nell’abitazione di Boccone, si tiene il 16 settembre un secondo convegno clandestino degli anarchici dell’Alta Italia in cui viene deliberata la ripresa delle pubblicazioni di «Umanità nova» la cui edizione fiorentina verrà stampata dal tipografo individualista Lato Latini. Durante la guerra Boccone aiuta e sostiene i perseguitati dal regime e terminato il Secondo conflitto mondiale, riprende alla luce la sua attività politica partecipando, in qualità di rappresentante del gruppo fiorentino, al Congresso nazionale di costituzione della Federazione anarchica italiana (Carrara, 1945). In rapporti con il giovane Pier Carlo Masini, lo introduce negli ambienti libertari condividendone, oltre che l’assiduo impegno, la visione di un anarchismo “ragionante” di impronta socialista e federalista, fortemente ancorato nei rapporti con il movimento operaio. Dopo il Terzo congresso della fai (Livorno, 1949), Boccone sostiene il lavoro politico di Pier Carlo Masini contribuendo alla nascita del Gruppo per un movimento “orientato e federato” e alla nascita, nel settembre dello stesso anno, del periodico «L’Impulso». Boccone rappresenta, con un altro piccolo nucleo di militanti della “vecchia guardia”, il legame ideale e storico tra la nuova corrente comunista libertaria guidata da Masini e la tradizione malatestiana dell’anarchismo. Nel 1951 Boccone è tra i promotori della costituzione del gruppo locale aderente alla nuova organizzazione ed è presente in qualità di delegato alla Prima conferenza nazionale (Genova-Pontedecimo, 1951). Oltre a essere un sostenitore e finanziatore de «L’Impulso», è tra gli organizzatori sul piano logistico della Seconda conferenza nazionale (Firenze, 1952). Boccone, in questi anni, cerca di mantenere i rapporti tra i gaap e il movimento “generico” e per questo suo ruolo è invitato come osservatore, insieme a Del Nista, al Convegno di Carrara del 1° marzo 1953 organizzato dai gruppi “E. Malatesta” di Carrara e “G. Domaschi” di Verona e a cui partecipano una ventina di delegati rappresentanti dei gruppi di Livorno, Bologna, Verona, Carrara, Piombino, Savona e Milano. Il Convegno, che si svolge poco prima del Congresso di Civitavecchia della fai, è il tentativo di mantenere una rete di militanti all’interno dell’organizzazione di sintesi fedele alle linee politiche e organizzative deliberate dal Congresso dell’uai di Bologna del luglio 1920. Negli anni successivi, Boccone continua la sua militanza nei gaap condividendone l’evoluzione e le scelte organizzative intraprese. Partecipa alla Terza (Livorno, 1953) e alla Quinta conferenza nazionale (Pisa, 1955). Tra il 1956 e il 1957 sembra allentare i propri rapporti con i gaap, forse non condividendone più le scelte, soprattutto quelle relative alle alleanze con altri gruppi della sinistra rivoluzionaria e comunista. Non partecipa alle ultime conferenze nazionali e non è tra coloro che aderiscono al Movimento della sinistra comunista nato con la fusione della fcl e dei gac. Nel 1959 il suo nome è tra i militanti presenti “a titolo personale” al Convegno nazionale della fai, tenutosi a Pisa dal 6 al 7 dicembre. Insieme a Gamba e al Gruppo di Torre del Greco, Boccone rappresenta quel nucleo di militanti che dopo la conclusione dell’esperienza dei gaap rientrano nell’orbita dell’organizzazione nazionale di sintesi, anche se non in maniera organica – a parte il Gruppo di Torre del Greco – concludendovi la propria militanza politica. Ultima presenza significativa di Boccone è al Congresso internazionale delle federazioni anarchiche, che si svolge a Carrara dal 31 agosto al 4 settembre 1968. Muore a Firenze il 17 marzo 1978. (F. Bertolucci)

Fonti

Fonti: Archivio centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Divisione Generale di Pubblica sicurezza, Divisione Affari Generali e Riservati, Casellario Politico Centralead nomenArchivio centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Direzione generale di Pubblica sicurezza, Divisione Affari Generali, 1954, b. 18; Archivio A. Cervetto, Savona; Archivio Biblioteca Franco Serantini, Carte GAAP, Comitato nazionale dei GAAP.

Bibliografia: Federazione anarchica italiana, Congressi e convegni. 1944-1962, a cura di U. Fedeli, Genova 1963, pp. 46, 122; «Umanità nova», 7 mag. 1978; ivi 4 giu. 1978; P.C. Masini, Augusto Boccone, «Volontà», lug.-ago. 1978; G. Barroero, Augusto Boccone, in Dizionario biografico degli anarchici italiani, tomo 1, Pisa, BFS, 2003, pp. 205-206; Pier Carlo Masini: impegno civile e ricerca storica tra anarchismo, socialismo e democrazia, a cura di F. Bertolucci e G. Mangini, Pisa, BFS, 2008, p. 14; P. Iuso, Gli anarchici nell'età repubblicana: dalla Resistenza agli anni della Contestazione 1943-1968, Pisa, BFS, 2014, p. 137; A. Cervetto,  Opere 23. Carteggio 1948-53, Milano, Lotta comunista, 2018, ad indicem; A. Cervetto, Opere 24. Carteggio 1954-58, Milano, Lotta comunista, 2019, ad indicem; A. Cervetto, Opere 25. Carteggio 1959-65, Milano, Lotta comunista, 2019, ad indicem; Gruppi anarchici d'azione proletaria. Le idee, i militanti, l’organizzazione. Vol. 1. Dal fronte popolare alla “legge truffa”: la crisi politica e organizzativa dell’anarchismo, a cura di F. Bertolucci, Pisa-Milano, BFS-Pantarei, 2017; Gruppi anarchici d'azione proletaria. Le idee, i militanti, l’organizzazione. Vol. 2. Dalla rivolta di Berlino all’insurrezione di Budapest: dall’organizzazione libertaria al partito di classe, a cura di F. Bertolucci, Pisa-Milano, BFS-Pantarei, 2018; Gruppi anarchici d'azione proletaria. Le idee, i militanti, l’organizzazione. Vol. 3. I militanti: le biografie, a cura di F. Bertolucci, Pisa-Milano, BFS-Pantarei, 2019, ad indicem.

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