BALDO, Giovanni

Nasce a Lerma (al) il 29 ottobre 1924 da Lazzaro e Palmira Odicino, operaio, aggiustatore meccanico, poi pittore. La famiglia di estrazione contadina si trasferisce a Sestri Ponente negli anni Trenta e indirizza il figlio verso una formazione in seminario. Durante la guerra Baldo abbandona il seminario di Finale Ligure e si impiega come operaio presso lo stabilimento “Ansaldo Fossati” di Sestri. Conosciuti alcuni anarchici e sindacalisti rivoluzionari, partecipa alle agitazioni operaie della primavera del 1943 e all’insurrezione partigiana del 25 aprile 1945. Nel dopoguerra milita attivamente nel movimento anarchico e nel 1946 è delegato dei giovani anarchici liguri presso il Comitato nazionale difesa sindacale. Alla fine degli anni Quaranta partecipa alla redazione della rivista «Inquietudine», promossa dai giovani liguri, disegnandone la copertina. È presente al convegno della Federazione anarchica ligure del 1950 e successivamente partecipa al gruppo dei libertari genovesi che condividono le tesi del Gruppo d’iniziativa per un movimento “orientato e federato”. Nei primi anni Cinquanta si trasferisce per lavoro prima in Germania e poi a Parigi presso le officine della Renault, mantenendosi in rapporti con i gaap e con la Fédération anarchiste poi fcl. Appassionato d’arte inizia a dipingere e ritornato nel capoluogo ligure si dedica completamente all’arte abbandonando ogni impegno politico. Muore a Genova il 13 novembre 1983. (F. Bertolucci)