MARCHI, Vittorio

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
MARCHI, Vittorio

Date di esistenza

Luogo di nascita
Pisa
Data di nascita
7 settembre 1901
Luogo di morte
Cascina
Data di morte
1974

Attività e/o professione

Qualifica
Apprendista manovale
Qualifica
Operaio
Qualifica
Bracciante

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Pisa il 7 settembre 1901 all’ospedale S. Chiara come figlio di ignoti, è chiamato originariamente con il cognome di Pirini, fino all’età di 18 anni, quando viene riconosciuto dal padre Antonio. Dopo le prime classi elementari abbandonata la scuola entra a lavorare come apprendista manovale. Si sposa nel 1920 a Calci con Ottavina Del Cistia, dal quale ha una figlia, Maria, nata sempre nello stesso anno. Condannato nel 1925 a tre anni e nove mesi di detenzione per omicidio preterintenzionale riesce nel 1927 ad ottenere il passaporto per motivi di lavoro recandosi, prima in Corsica e poi nel 1928 a Nancy e in quello stesso anno risulta iscritto al Partito comunista. Secondo le autorità di polizia italiane Marchi frequenta gli ambienti sovversivi e svolge, durante la sua permanenza in Francia, «notevole attività di propaganda comunista, ricoprendo nel partito anche alcune cariche». Ripetutamente segnalato dalle autorità e iscritto alla «Rubrica di frontiera». Nel 1930, per motivi di lavoro, si trasferisce a Villefranche-sur-Saône, dove rimane un anno e mezzo e poi nel 1931 si sposta nell’Alsazia Lorena. Qui sposa la cittadina francese Olga Clonery, dalla quale ha due figli, entrambi nati in Francia, Roberto e Pierrette. Nell’agosto del 1935 è espulso dalla Francia e si reca in Belgio, a Bruxelles, dove rimane per circa un mese e mezzo. Durante questo breve soggiorno «partecipa all’invio nel Regno di circa 2000 manifestini di propaganda sovversiva», per poi far ritorno in Francia all’inizio del 1936 quando è arrestato a Nancy e condannato a sei mesi di carcere. Nei primi mesi del 1937 si trasferisce in Spagna e dall’11 aprile è segnalato come arruolato formalmente nel Battaglione Garibaldi. Combatte sul fronte di Huesca ma deluso dall’andamento degli avvenimenti della Repubblica decide di disertare durante l’offensiva di Brunete sul fronte di Madrid ma viene catturato e imprigionato. Riesce a fuggire dal carcere il 27 gennaio 1939, quando ormai la storia della Repubblica spagnola volge al termine, insieme all’anarchico Libero Mariotti originario di Pietrasanta. Il comunista Pietro Pavanin in un profilo biografico redatto il 5 maggio 1940 per il Partito lo descrive come un «elemento anarcoide, incosciente. Un elemento che disertò varie volte dalle unità di cui faceva parte perciò arrestato e più volte incarcerato e deferito alle autorità della giustizia spagnola. Macchi [recte Marchi] si dimostrò in Ispagna di essere un elemento déclassé, nemico per lo meno dubbio. Il Comitato del Partito nel campo di concentramento di Gurs nel maggio del 1939 ci segnalò il Macchi [recte Marchi] come elemento Sospetto». A Parigi, secondo le carte conservate nel suo fascicolo del Casellario politico centrale, stila un atto di sottomissione al fascismo che indirizza al Console in data 7 febbraio, dopodiché tenta di rientrare in Italia ma viene arrestato a Ventimiglia il 19 febbraio 1939, processato il 13 marzo è condannato a cinque anni di confino da scontarsi alle isole Tremiti, dove giunge il 25 marzo dello stesso anno. Riconquista la libertà nel settembre del ritornando nella sua città d'origine. Non si hanno notizie della sua attività politica nel Secondo dopoguerra. Muore a Cascina nel 1974. (F. Bertolucci)

Fonti

Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Ministero dell'interno; Direzione generale pubblica sicurezza; Divisione affari generali e riservati. Uffici dipendenti dalla sezione prima; Ufficio confino di polizia; Fascicoli personali (1926 - 1943), b. 618. Annotazioni: Scheda n.9390; Российский Государственный Архив Социально-Политической Историй - Archivio di stato russo di storia sociale e politica (RGASPI), fondo Интербригады Республиканской Армий Испании¸ (Brigate internazionali dell'Esercito repubblicano spagnolo) - fondo 545. Estremi cronologici: 01/02/1940-31/08/1940. Annotazioni: Op.6, D.499. Breve descrizione dei volontari italiani, data da Pavanin (M); Ib., fondo Личные дела по странам (Fascicoli personali per paesi) - fondo 495. Annotazioni: Op.221, D.2677. Il fascicolo riporta il titolo Marki Vittorio.

Bibliografia

Dalla Spagna alla Resistenza in Europa, in Italia, ai campi di sterminio a cura di Alvaro Lopez, Roma, 1983, Quaderno n. 3; Antifascisti nel casellario politico centrale, quaderno n.12, Roma, Quaderni dell’ANPPIA, p. 55; La Spagna nel nostro cuore 1936-1939. Tre anni di storia da non dimenticare, Milano, AICVAS, 1996, p. 286; L’ Italia al confino. 1926-1943, Milano, La Pietra, 1983, v. 3, p. 1148; Volontari antifascisti toscani nella guerra civile spagnola, a cura di I. Cansella e F. Cecchetti, Grosseto, ISGREC, Arcidosso, Effigi, 2012.

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