GUELFI, Silvano
Intestazione di autorità
- Intestazione
- GUELFI, Silvano
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Cascina
- Data di nascita
- 20 dicembre 1912
- Luogo di morte
- Ivry-sur-Seine
- Data di morte
- 10 dicembre 1994
Attività e/o professione
- Qualifica
- Autista
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
Nasce a Cascina il 20 dicembre 1912, da Giulio e Corinna Noccioli, autista. Di famiglia sovversiva e socialista, il padre Giulio nel 1920 è il segretario della Federazione dei lavoratori delle terra, poi sindaco di Cascina e presidente della Provincia. La famiglia è costretta a causa delle persecuzioni fasciste e delle autorità statali ad emigrare in Francia, e Silvano fin da bambino lavora con la madre e il fratello maggiore Ideale in una fabbrica di biscotti. Negli anni della prima gioventù abbraccia gli ideali comunisti e studia alla scuola del partito a Ivry-sur-Seine, un comune dell'Île-de-France a sud-est del centro di Parigi, lungo la riva sinistra della Senna. Si iscrive al Partito comunista francese e alla fine del 1936 per difendere la Spagna repubblicana si arruola nelle file del Battaglione Garibaldi. Il 13 novembre 1936 con il grado di sergente della Terza Compagnia partecipa alla battaglia di Cerro de los Angeles nei pressi di Madrid durante la quale rimane ferito mentre è alla testa del suo reparto. Rientra in Francia dove continua la sua opera a favore della Spagna repubblicana, soprattutto nella propaganda e per il reclutamento dei volontari. Tornato in Spagna è dichiarato inabile al fronte e su richiesta dei familiari e delle organizzazioni locali di nuovo rimpatriato in Francia. Dagli atti della commissione che lo valuta, nel 1938, per la concessione della tessere del Partito comunista spagnolo, e nello specifico in un cenno biografico stilato da Pietro Pavanin, è descritto come un militante «entusiasta, volenteroso, interessato all’organizzazione e al buon mantenimento della sua squadra. [...] compagno politicamente debole [...] ma sano antifascista». Nel Secondo dopoguerra rientra in Italia ma non si hanno notizie di ulteriori impegni politici. Nel 1972 emigra nuovamente in Francia stabilendosi prima a Parigi e dopo a Ivry-sur-Seine dove muore il 10 dicembre 1994. (M. Bacchiet)
Fonti
Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Российский Государственный Архив Социально-Политической Историй - Archivio di stato russo di storia sociale e politica (RGASPI), fondo Интербригады Республиканской Армий Испании¸ (Brigate internazionali dell'Esercito repubblicano spagnolo), fondo 545, fasc. RGASPI. F. 545. op. 6. D. 476. Estremi cronologici: 1/08/1936 - 31/10/1937; Ib., fondo 545, fasc. RGASPI. F. 545. op. 6. D. 495. Estremi cronologici: 1/04/1940 - 28/02/1941; Centro Documental de la Memoria Historica, fondo Delegacion Nacional de Servicios Documentales de la Presidencia del Gobierno - Secretaria General, fasc. ES.37274.CDMH/9.8.11.15/DNSD-SECRETARIA,FICHERO, 29, G0291208.
Bibliografia
Il Battaglione Garibaldi, cronologia a cura di Alvaro Lopez, AICVAS, ROMA, maggio 1990, Quaderno n. 7; Antifascisti nel Casellario Politico Centrale, 18 voll., Roma, 1989-1994, v. 10, pp. 75-76; D. Basi, La partecipazione degli antifascisti toscani alla guerra civile di Spagna (1936-1939), relatore N. Gallerano, Tesi di laurea, Università degli Studi di Siena, Facoltà di Lettere e Filosofia, Corso di Laurea in Lettere Moderne, a.a. 1993-1994; Ora e sempre Resistenza. Testimonianze dei protagonisti e documenti, Pontedera, Bandecchi e Vivaldi, 1995, p. 43; La Spagna nel nostro cuore. 1936-1939. Tre anni di storia da non dimenticare, Roma, AICVAS, 1996, p. 240; S. Castelli, Memoria di un antifascista nel centenario della nascita, «L’Antifascista: mensile degli antifascisti di ieri e di oggi», luglio-agosto-settembre 2011; Volontari antifascisti toscani nella guerra civile spagnola, a cura di I. Cansella e F. Cecchetti, Grosseto, ISGREC, Arcidosso, Effigi, 2012.
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