BARDINI, Nello

Tipologia Persona
Nello Bardini (foto estratta dalla tessera del CLN 1944)
Nello Bardini (foto estratta dalla tessera del CLN 1944)
Ciaba (pseudonimo)

Intestazione di autorità

Intestazione
BARDINI, Nello

Date di esistenza

Luogo di nascita
Volterra
Data di nascita
30 agosto 1905
Luogo di morte
Volterra
Data di morte
9 settembre 1971

Attività e/o professione

Qualifica
Alabastraio

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Volterra il 30 agosto 1905, da Mario e Maria Mansueti, soprannominato Ciaba, alabastraio. Arrestato il 23 ottobre 1930 per organizzazione comunista, deferito al Tribunale Speciale è condannato a sei anni di reclusione e assegnato alla casa penale di Finalborgo. Viene liberato per l'amnistia del 1932, per la ricorrenza del decennale del fascismo. Iscritto al Casellario Politico Centrale dal 1930 al 1941. Partigiano con il nome di Torre combatte nelle file della 23a BRT Garibaldi, dove risulta arruolato dal 10 maggio al 20 luglio 1944, e partecipa a varie azioni di guerriglia e di trasporto di armi. Carlo Cassola, insieme al quale Bardini ricopre la carica di responsabile militare del CLN di Volterra, si ispira nelle sue opera alla sua figura identificando in lui il personaggio principale del racconto “Baba”. L’esperienza partigiana lega indissolubilmente Bardini e Cassola che negli anni successivi tengono un fitto rapporto epistolare. In una lettera inviata alla moglie di Bardini nel gennaio del 1970, quando il comunista volterrano è già gravemente ammalato, Cassola lo ricorda con queste parole: «Nello non è soltanto uno degli amici più cari, è una delle poche persone che hanno contato nella mia vita, che hanno cambiato il mio modo di vedere le cose».

Nel dopoguerra Bardini viene eletto per acclamazione primo segretario della sezione volterrana del PCI, poi amministratore comunale e ricopre l’incarico di dirigente della Federazione comunista pisana entrando nel 1946 nella segreteria provinciale e nel 1947, con il terzo congresso, ricopre l’incarico di ispettore della federazione. Nel 1948, dopo l’attentato a Togliatti viene arrestato e condannato a tre mesi di reclusione. Negli anni ‘50 per la sua attività politica e sindacale è vittima della repressiva Legge Scelba e deve trovare rifugio in diverse federazioni del PCI in Abruzzo e in Puglia, dove continua a svolgere il ruolo di funzionario. Rientrato a Volterra il 1° aprile 1954 sposa Anna Morganti. Negli anni cinquanta segue le lotte agrarie nel volterrano ed interviene sul tema su «Il Lavoratore» il settimanale della Federazione comunista pisana. Muore a Volterra il 9 settembre 1971.

Il Sindaco di Volterra Mario Giustarini, nell’orazione funebre, saluta Bardini con queste parole: «Sei stato di esempio a noi nella lotta, nel sacrificio dell’iniziativa politica contro la dittatura fascista, pagando per questo con duri anni di carcere. Sei stati di esempio per noi nella lotta di Liberazione dall’occupazione nazista e per i nobili ideali della Resistenza, per il raggiungimento di una sana e progredita democrazia, per una società più giusta, più umana». La Giunta Comunale di Volterra, nell’annuncio funebre pubblicato su «L’Unità», lo ricorda come «Figura fulgida da indicare ad esempio a tutti coloro che lottano per un avvenire dl pace e di giustizia sociale».

Nel 2017 alla sua memoria nel borgo volterrano di San Giusto gli viene dedicata un'opera dello scultore Velio Grandoli, l'epigrafe riporta queste parole: A Ciaba / Niccolo / e a tutti gli antifascisti borghigiani. (M. Bacchiet)

Fonti

Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Fondazione Gramsci, Archivio, PC Partito 1946, PC Partito 1949; N. Bardini, Le condizioni dell’agricoltura volterrana, «Il Lavoratore», settimanale della Federazione comunista pisana, 30 dicembre 1950; Nello Bardini, «L’Unità», 11 settembre 1971; Ufficio storico dello SME, Il Tribunale speciale per la difesa dello Stato. Decisioni emesse nel 1930, Roma, 1984, sentenza n. 51, 18 dicembre 1930, ad indicem; N. Bardini, Al Tribunale Speciale gli antifascisti volterrani in Ora e sempre Resistenza. Testimonianze dei protagonisti e documenti, Pontedera, Bandecchi e Vivaldi, 1995, pp. 28-30.

Bibliografia

P. G. Martufi, La tavola del pane: storia della 23ª Brigata Garibaldi "Guido Boscaglia", con documenti e testimonianze sulla resistenza nelle province di Grosseto, Livorno, Pisa e Siena, Siena, ANPI, 1980; B. Ticciati, Il partigiano Torre (Ciaba), Volterra, Anpi e Comune di Volterra, 2007; Sovversivi. Lavoratori dell’alabastro nel Casellario Politico Centrale. Volterra, Collettivo Distillerie, 2014, p. 56.

Collezione

Persona

Progetto

città