BARGAGNA, Dante
Intestazione di autorità
- Intestazione
- BARGAGNA, Dante
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Milano
- Data di nascita
- 20 novembre 1898
- Luogo di morte
- Pisa
- Data di morte
- 25 giugno 1981
Attività e/o professione
- Qualifica
- Parrucchiere
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
Nasce a Milano il 20 novembre 1898 da Alfredo e Ida Campani, parrucchiere. Nel 1923 si unisce in matrimonio con Laura Vettori e trasferitosi a Pisa presto viene segnalato dalla polizia per avere manifestato sentimenti di avversione al fascismo. Esercita la professione nella propria bottega in via Principe Amedeo, oggi via Gramsci, dove secondo una nota del Prefetto di Pisa al Ministro dell’Interno del 19 aprile 1942, svolge «una persistente e subdola opera disfattista e sovversiva [...] sfruttando l’attuale disagio alimentare, muoveva abitualmente aspre critiche al Regime ed auspicava la sconfitta delle armi dell’Asse e l’avvento del comunismo, riuscendo anche ad instillare le sue teorie sovversive in alcuni giovani». Per questa sua attività è assegnato al confino per cinque anni e tradotto a Muro Lucano in provincia di Potenza. Rientrato a Pisa e trasferito la residenza a Marina di Pisa nell'estate del 1944 costituisce, ai suoi ordini, un distaccamento partigiano che prende contatto con il comando dell’esercito alleato sulla riva sinistra dell’Arno e da questo viene rifornito di viveri e armi. Pochi giorni dopo, nel mese di agosto Alberto Bargagna, il Comandante Giorgio, e il luogotenente Daniel Petruzzi fanno visita al gruppo che, in quell'occasione, decide di aderire alla 23a BRT Garibaldi “Guido Boscaglia”. Nelle operazioni militari del distaccamento marinese il 31 luglio 1944 cade in combattimento con i tedeschi a San Piero a Grado il partigiano Dino Puccini durante e in altre operazioni rimangono feriti i partigiani Riccardo Valvani e Antonio Sanna. Nel dopoguerra Dante aderisce al nuovo PCI poi, entra in contrasto con la direzione nazionale del partito a seguito delle dichiarazioni di Nikita Chruščëv al XX congresso del PCUS il 25 febbraio 1956 e rese pubbliche poco dopo. Non condivide la critica allo stalinismo e la svolta "democratica" del congresso di Roma del dicembre del 1956. Come altri militanti dell'area pisana nei primi anni Sessanta si avvicina alle posizione dei filo-cinesi e aderisce al Partito Comunista d'Italia marxista-leninista fondato a Livorno il 15 ottobre 1966. Muore a Pisa il 25 giugno 1981. (M. Bacchiet)
Fonti
Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Corpo volontari della libertà aderenti al C.L.N., Relazione sull'attività svolta dalla 23^ Brigata Garibaldi "Guido Boscaglia", [Pisa, s.n., 1945], p. 43.
Bibliografia
Ora e sempre Resistenza. Testimonianze dei protagonisti e documenti, Pontedera, Bandecchi e Vivaldi, 1995.