CORSI, Giuliano
Intestazione di autorità
- Intestazione
- CORSI, Giuliano
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- San Giuliano Terme
- Data di nascita
- 28 settembre 1884
- Luogo di morte
- Bologna
- Data di morte
- 14 luglio 1939
Attività e/o professione
- Qualifica
- Impiegato
- Qualifica
- Pubblicista
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
Nasce a San Giuliano Terme il 28 novembre 1884 da Teobaldo e Luigia Talleponi, di professione impiegato e pubblicista. Cresce a San Giuliano dove il padre svolge l'attività di medico condotto. Nel 1900 giovanissimo si iscrive al PSI e si dedica ad un'intensa attività politica e sindacale che lo porterà in varie zone del paese. Alla fine del primo decennio del Novecento per incarico del partito si trasferisce ad Adria dove ricopre la carica di segretario della locale Camera del lavoro e sostiene diverse lotte delle leghe contadine. Durante la sua permanenza in Puglia si batte per lo sviluppo delle cooperative di contadini e contro la criminalità locale. Il suo impegno attira ben presto l’attenzione della autorità di pubblica sicurezza che lo segnala come pericoloso attivista. «L'Avanti» in una delle sue numerose corrispondenze dalle Puglie così lo descrive: «Ebbene uno solo, ora, in quest'ambiente corrotto, faceva sentire potente la sua voce contro tutte le camarille e la delinquenza del luogo. Era il compagno carissimo Giuliano Corsi di Pisa, recentemente assunto in qualità di segretario dalla Cooperativa di lavoro fra contadini. Egli seppe, in poco tempo, liberare le nostre organizzazioni dall'influenza dei partiti locali, e mettere alla gogna i camorristi comunque mascherati. Ebbene, egli viene ora tradotto nelle carceri di Trani, assieme al presidente della Cooperativa, e ad un'altra ventina di contadini, sotto l'accusa di essere il mandatario di un omicidio avvenuto il 19 marzo». Nel giugno del 1911 si trasferisce a Imola sempre per attività connesse all'organizzazione del partito e successivamente, nell’aprile del 1912, a Piombino come responsabile della propaganda per la federazione provinciale socialista, poi come direttore del periodico «La Fiamma» e, infine, come segretario della federazione socialista del collegio di Volterra. Nello stesso anno assume, grazie al suo incessante impegno di propagandista e organizzatore, l’incarico di segretario provinciale della federazione socialista pisana. Nella città del ferro con un proletariato combattivo e fortemente influenzato dalle culture politiche socialiste rivoluzionarie e anarcosindacaliste Corsi imprime al periodico «La Fiamma» un indirizzo decisamente intransigente contro la guerra Italo-turca e sostenendo al successivo 13° congresso del PSI di Reggio Emilia (7-12 luglio) la corrente intransigente -rivoluzionaria. Insieme all’anarchico Domenico Zavattero all'inizio dell'ottobre del 1912 tiene un comizio pro Ettor e Giovannitti a Volterra in Piazza Maggiore. I due sindacalisti rivoluzionari italo-americani durante lo sciopero a Lawrence, centro tessile del Massachusetts, passato alla storia come «lo sciopero del pane e delle rose» sono imputati di omicidio volontario. Corsi è dal partito nuovamente inviato a Imola per ricoprire l'incarico di segretario della Camera del lavoro, corrispondente de «L'Avanti!» e di direttore del periodico «Lotta». Nella città emiliana viene eletto consigliere comunale il 26 luglio 1914 e sposa Zaffa Poggi che condividerà con lui gli ideali socialisti. Nel primo dopoguerra è tra i redattori e collaboratori del periodico socialista bolognese «La Squilla» e membro del Comitato direttivo della federazione provinciale socialista del capoluogo emiliano, dove ricopre anche le cariche di componente della Giunta provinciale amministrativa e di direttore del consorzio provinciale delle cooperative tra barrocciai. Nell’agosto del 1919 interviene a Bologna nell’imponente comizio a sostegno dello sciopero dei metallurgici che si tiene fuori la Barriera Spartaco. Nelle elezioni politiche dell'autunno del 1919 è eletto deputato nel collegio di Pisa-Livorno, ma questo non lo distoglie dal seguire in prima persona le agitazioni dei contadini. Immediatamente dopo il 16° Congresso socialista di Milano del 5-8 ottobre dello stesso anno viene eletto nella Direzione nazionale come rappresentante della corrente massimalista. Alle elezioni politiche del maggio del 1921 non raggiunge il numero di preferenze sufficiente per la conferma del suo seggio parlamentare alla Camera dei deputati ma la sua attività nel partito continua intensissima. Nel luglio del 1922 interviene al Consiglio nazionale della Confederazione del lavoro definendo il fascismo «una manifestazione della lotta di classe, un fenomeno prodotto anche dalla crisi economica di cui soffrono anche tutte le branche dell’industria, una conseguenza della disoccupazioni, un triste retaggio della guerra» e dove si schiera contro ogni forma di confronto con la violenza fascista [da controllare perché la posizione di Corsi era intransigente contro ogni compromesso rispetto alla destra del sindacato]. Al 19° Congresso nazionale, che si svolge a Roma dal 1° al 4 ottobre 1922, Corsi viene eletto nella direzione del partito incarico che mantiene fino all'aprile del 1923 quando la corrente massimalista, chiamata anche frazione "terzina" perché favorevole alla fusione con il PCd’I e all’adesione al Komintern, perde la maggioranza al successivo Congresso del partito (20°, Milano 15-17 aprile 1923). Nelle elezioni politiche del 6 aprile 1924 Corsi ha una buona affermazione personale con 1.146 preferenze ma viene battuto dal comunista Onorato Damen che con 1.234 conquista il seggio alla Camera dei deputati. Corsi poi nell'estate del medesimo anno, subito dopo la crisi politica nazionale derivata dal rapimento e dall'assassinio dell'onorevole Giacomo Matteotti, segue la propria corrente politica e insieme al leader Giacinto Menotti Serrati aderisce al PCd'I. Dopo le leggi eccezionali l'instaurarsi della dittatura fascista Corsi abbandona ogni impegno politico ritirandosi a vita privata. Muore a Bologna il 14 luglio 1939. (M. Bacchiet)
Fonti
Arresti di leghisti in massa ad Andria, «L’Avanti!» 18 giugno 1909; Colpo di mano dei militari contro la Lega di Andria, «L’Avanti!» 20 giugno 1909; Giuliano Corsi a Piombino, «L’Avanti!» 18 aprile 1912; Pro Ettor e Giovannitti, «L’Avanti!», 17 ottobre 1912; «La Fiamma», periodico socialista, Piombino, aa. 1912-1913; Contro la collaborazione e per l’unità del movimento sindacale. La seconda giornata. «L’Avanti!», 6 luglio 1922; «Problemi del lavoro», 8 agosto 1939.
Bibliografia
A. A. Quaglino, Chi sono i deputati socialisti della XXV legislatura. 156 biografie, prefazione di A. Schiavi, Torino, Artale, 1920; Corsi Giuliano, Il movimento operaio italiano. Dizionario biografico, a cura di F. Andreucci e T. Detti, Roma, Editori riuniti, 1976, v. 2, pp. 100-101; P. Bianconi, Il movimento operaio a Piombino, Firenze, La nuova Italia, 1970, ad indicem; T. Detti, Serrati e la formazione del PCI, Roma, Editori riuniti, 1972, ad indicem.