CANTINI, Gino Arturo Garibaldo
Intestazione di autorità
- Intestazione
- CANTINI, Gino Arturo Garibaldo
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Pisa
- Data di nascita
- 9 giugno 1886
- Luogo di morte
- Firenze
- Data di morte
- 20 aprile 1959
Attività e/o professione
- Qualifica
- Scultore
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
Nasce a Pisa il 9 giugno 1886 da Tommaso e Zaira Ciliegioli, scultore. Cresce nel quartiere popolare di Porta Nova dove presumibilmente apprende l'abc degli ideali socialiti. Nel 1909 si trasferisce per lavoro a Bagno a Ripoli dove nello stesso anno sposa Ida Ricceri. Nel 1921 aderisce al PCd'I e alla metà degli anni Venti è vicino alla rivista clandestina «Non Mollare» ideata e diretta un piccolo nucleo di antifascisti intransigenti come Gaetano Salvemini, Carlo Rosselli, Ernesto Rossi, Tommaso Ramorino e Nello Traquandi. Cantini è arrestato nel 1930 e condannato a un anno di confino a Lipari per aver proclamato pubblicamente la propria fede comunista. Fino alla caduta del fascismo è sottoposto a stretta sorveglianza e il suo nome è iscritto al Casellario politico centrale. Non si hanno notizie del suo impegno in politica dopo la Liberazione. Muore a Firenze il 20 aprile 1959. (M. Bacchiet)
Fonti
Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
Bibliografia
Antifascisti nel Casellario Politico Centrale, 18 voll., Roma, 1989-1994, v. 5, p. 132.