BRIGIDO, Camillo

Tipologia Persona
Camillo Brigido, foto segnaletica
Camillo Brigido, foto segnaletica

Intestazione di autorità

Intestazione
BRIGIDO, Camillo

Date di esistenza

Luogo di nascita
Sassari
Data di nascita
31/10/1869

Attività e/o professione

Qualifica
Pubblicista
Qualifica
Capitano marittimo

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Sassari il 31 ottobre 1869, da Antonio e Lucia Dettori, pubblicista e capitano marittimo. Arruolatosi come volontario nel Corpo Reale Equipaggi nel 1885, due anni dopo è condannato per insubordinazione ad un anno di carcere militare. Nel 1894 è inviato al congedo illimitato e gli viene negata la dichiarazione di buona condotta. Nel 1897 fugge da Sassari per sottrarsi alla pena di cinque mesi di reclusione inflittagli “tentata spendita di biglietto falso” per recarsi in Grecia dove prende parte alla guerra greco-turca. È in questa circostanza, secondo la polizia, che Brigido conosce l’anarchico Ciancabilla di cui diventa amico. Lasciata la Grecia, nell’ottobre dello stesso anno insieme ad altri reduci sbarca a Port Said in Egitto, prima di recarsi al Cairo accolto dall’anarchico Giovanni Alberganti. Qui prende contatto con altri anarchici italiani e nel 1898 viene condannato dal tribunale consolare italiano ad una multa per aver opposto resistenza alla polizia egiziana. Sempre in Egitto, un anno più tardi, Brigido è arrestato per l’omicidio di un certo Lorenzo Franchi che lo aveva accusato pubblicamente di essere una spia del consolato italiano sparandogli un colpo di rivoltella. Dopo la condanna del tribunale consolare viene dunque trasferito ad Ancora dove il 21 maggio 1900 la Corte d’Assise lo scagiona dell’accusa riconoscendogli di aver agito per legittima difesa, gli viene comunque dato un foglio di via per Sassari. Qualche giorno dopo la sentenza, Brigido invia un articolo al giornale l’«Agitazione» (a. 1, n. 11, 24 maggio 1900) in cui dichiara di essere un anarchico. Il 29 dello stesso mese è fermato a Roma in compagnia di un gruppo di anarchici. Per aver violato le disposizioni del foglio di via rilasciato dal tribunale di Ancona viene condannato a 25 giorni di carcere e successivamente trasferito nel carcere di Sassari. Qui scrive un’epigrafe necrologica dedicata a Umberto I. Interrogato dalla polizia, Brigido minaccia il pubblico ufficiale che lo interroga e a seguito di ciò gli viene inflitta una condanna a due anni di reclusione e due anni di sorveglianza speciale per oltraggio con minaccia. Nel 1901 è trasferito nel carcere di Gaeta e nel 1902, dopo aver scontato la pena, ottiene il passaporto per Tunisi. Da qui, dopo un’altra breve parentesi in Italia, si reca prima a Malta e poi in Egitto dove si stabilisce al Cairo, insieme alla sorella proveniente dall’Italia. Nella città frequenta il gruppo di anarchici locali e con lo pseudonimo Victor inizia a collaborare con il giornale anarchico «Il Domani» fondato da Ugo Icilio Parrini. Tra il 1905 e il 1906 è attivo nel movimento operaio del Cairo e dal 1909 vive in unione con Giuseppina Gasparelli con la quale avrà un figlio. Nel 1909 aderisce al Circolo Ateo di Alessandria, poi insieme a Pietro Vasai, Giovanni Brunello e Umberto Bambini fa parte della redazione cairota del giornale di lingua italiana «L’Idea». Il 1° agosto del 1909 partecipa al convegno unitario degli anarchici che si svolge ad Alessandria d’Egitto. In occasione dell’arresto di Francisco Ferrer è tra i diffusori del numero unico «Pro Ferrer». S'ignorano la data e il luogo di morte. (C. Paonessa)
 

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio del Ministero degli Affari esteri - Roma, Fondo “Ambasciata d’Egitto”, vari fascicoli.

Persona

provincia