BECCHIELLI, Augusto

Nasce a Pisa nel 1849. Internazionalista, nel 1878 è imputato di complicità nel lancio di una bomba e in un altro processo per associazione a delinquere contro la sicurezza dello Stato. Scagionato da tutte e due le accuse poco più tardi viene condannato in contumacia a tre mesi di galera e un anno di sorveglianza per contravvenzione al monito. Per sfuggire alla pena si da alla latitanza rifugiandosi ad Alessandria d’Egitto. Nel 1881 ad Alessandria prende parte a una manifestazione pubblica a favore dell’anarchia. Nel 1889 fa parte del gruppo anarchico espropriatore “I Pezzenti”. Dieci anni più tardi, nel 1899, è arrestato come imputato (insieme ad altri 12 compagni) nel processo conosciuto come “complotto di Alessandria” con il reato di associazione a delinquere, da cui in seguito viene scagionato. Negli anni successivi è spesso in conflitto con gli anarchici di Alessandria e in particolare con Pietro Vasai del quale contesta le tendenze organizzatrici. Nel 1901 è tra i membri del comitato provvisorio dell’Università popolare libera. Muore il 9 luglio 1903 ad Alessandria d'Egitto. (C. Paonessa)

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio del Ministero degli Affari esteri - Roma, Fondo “Ambasciata d’Egitto”, vari fascicoli.