TROMBETTI, Ferruccio
Intestazione di autorità
- Intestazione
- TROMBETTI, Ferruccio
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Minerbio (Bo)
- Data di nascita
- 27/04/1916
- Luogo di morte
- Bologna
- Data di morte
- 17/07/1982
Attività e/o professione
- Qualifica
- Operaio
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
Nasce a Minerbio (bo) il 27 aprile 1916 da Elio e Delfina Venturi, operaio canapino. Dopo aver compiuto la seconda classe di avviamento professionale, entra nel mondo del lavoro come operaio. Durante il servizio militare per sorteggio viene inviato, come caporale maggiore, con i reparti (11° battaglione complementi) che appoggiano la Giunta militare fascista, in Spagna. Al termine di quel conflitto viene congedato e successivamente richiamato sotto le armi al momento dell’entrata in guerra dell’Italia nel giugno 1940 e inviato sul fronte jugoslavo con il grado di sergente maggiore. Dopo la caduta del fascismo il suo reparto, il Secondo Reggimento granatieri di stanza nel Lazio nei pressi di Roma, partecipa alla difesa della Capitale contro le soverchianti forze tedesche e dopo la conclusione delle ostilità il suo reparto si scioglie e T. entra a far parte, come molti altri ex militari, nelle bande partigiane che operano nell’area dei Castelli Romani. Nell’ottobre del 1943 ad Albano aderisce al pci venendo designato responsabile militare della zona dei Castelli e divenendo uno dei principali esponenti della formazione partigiana locale, diretta da Giuseppe Levi Cavagliene; in tale veste ha vari contatti con Giuseppe Gozzer, Severino Spaccatrossi (Nelli) e Antonello Trombadori. In seguito opera a Civitacecchia e Viterbo, poi, dopo la liberazione di Roma, viene incaricato di una missione speciale in Emilia Romagna, oltre la linea del fronte. La missione, comandata dal capitano americano Irving Goff e nota con il nome di “Appomatox”, nasce dall’accordo fra il pci e l’Office of Strategic Service statunitense, volto a utilizzare a fini bellici la rete clandestina dei comunisti. T. è paracadutato il 18 agosto 1944 nel modenese (presso una zona presidiata dalla Divisione Modena Montagna) assieme ad altri due compagni, e, attraverso radio “Mele”, ha il compito di fornire informazioni al comando alleato (374 messaggi inviati e 155 ricevuti). La missione dura fino al 22 aprile 1945. Per questa sua attività viene riconosciuto come partigiano combattente dal 17 settembre 1943 al 30 aprile 1945. Nel dopoguerra, attivista del pci bolognese ricopre anche l’incarico di segretario provinciale della fiot (Federazione provinciale operai tessili). Nel 1956 abbandona il partito, probabilmente a causa delle conseguenze politiche del xx Congresso del pcus e dei moti degli operai polacchi dell’estate, aderendo ai gaap e come membro del gruppo bolognese partecipa alla Sesta conferenza nazionale (Milano, 1956). Muore a Bologna il 17 luglio 1982. (F. Bertolucci).
Fonti
Fonti: Archivio centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Direzione generale di Pubblica sicurezza, Divisione Affari Riservati, Categorie annuali, 1957-1960, b. 73, f. 103; Archivio A. Cervetto, Savona; Archivio Biblioteca Franco Serantini, Carte GAAP, Comitato nazionale dei GAAP; Comune di Minerbio (bo), Anagrafe.
Bibliografia: Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (1919-1945). Dizionario biografico, a cura di A. Albertazzi, L. Arbizzani, N.S. Onofri, 6 voll., Bologna, Comune di Bologna, 1985-2003, v. 5 (R-Z), p. 492; M. Minardi, Oltre la linea del fronte. Ferruccio Trombetti e la missione alleata Appomatox, Venezia, Marsilio, 2008.