PANZIERI, Aldo

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
PANZIERI, Aldo

Date di esistenza

Luogo di nascita
Genova
Data di nascita
9 Novembre 1928
Luogo di morte
Pavia
Data di morte
27 Gennaio 1989

Attività e/o professione

Qualifica
Operaio specializzato

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Genova il 9 novembre 1928, da Carlo e Vincenza Vignati, operaio specializzato. Si avvicina agli ideali libertari seguendo le orme del padre. La famiglia paterna è originaria di San Pancrazio frazione di Bucine in provincia di Arezzo ed è emigrata a Sestri Ponente due generazioni prima. Il padre, anarchico è un operaio, tornitore specializzato, all’Ansaldo. La famiglia materna è invece d’origine lombarda e la madre, Vicenza, è casalinga e condivide con il marito le idee libertarie. Entrambi militano nel Secondo dopoguerra nella FAI genovese. Durante il fascismo il padre si rifiuta di prendere la tessera del fascio e per questo motivo è allontanato dall’Ansaldo restando senza lavoro. Sono quelli anni duri per la famiglia dove il padre deve arrangiarsi per poter sfamare una famiglia composta oltre che da Aldo anche da altre due figlie e una terza in arrivo.

Aldo all’inizio della Seconda guerra mondiale, dopo aver frequentato le scuole medie, insieme al padre è chiamato a lavorare all’Ansaldo e in quel periodo, padre e figlio animati da spirito antifascista, compiono vari atti di sabotaggio. Nell’immediato dopoguerra Panzieri lavora come operaio specializzato nelle officine “Marconi” di Sestri Ponente ed è tra i giovani libertari più attivi ricoprendo l’incarico di segretario della Federazione giovanile libertaria ligure e successivamente, con Felice Balbo e Giuseppe Perdomi, è fra i promotori di «Inquietudine», rivista ciclostilata edita dalla Gioventù anarchica ligure, pubblicata tra il 1949 e i primi mesi del 1950. Panzieri aderisce poi al Gruppo d’iniziativa per un movimento “orientato e federato” e successivamente si unisce ai gaap.

Negli anni Cinquanta si allontana da ogni impegno politico studia come elettricista e marconista per poi imbarcarsi sulla nave Liberty viaggiando tra Alessandria d’Egitto e il Golfo del Messico. Panzieri ama viaggiare e mostra molta passione per la fotografia e la lettura, soprattutto per i libri di storia e le bibliografie. Nel 1957 sbarca e decide di emigrare a Bogotà in Colombia dove lavora come tecnico di riparazione di radio ed elettrodomestici. Si sposa per procura con Lidia Traverso, anche lei militante del gruppo di anarchici di Sestri Ponente, che lo raggiunge nel 1958 in Columbia e l’anno successivo nascerà Paola, la prima figlia. Poco dopo è assunto dalla General Electric e rientra in Italia per un breve periodo stabilendosi a Monza. Successivamente la famiglia torna in Sud America, questa volta a Caracas in Venezuela e nel 1969 si sposta a Madrid dove diventa direttore generale del locale stabilimento della GTE e dove nasce Carlos, il secondo figlio.


Dopo la morte di Franco, la Spagna affronta una grave crisi economica e politica con scioperi e aziende che chiudono, perciò Panzieri si ritrova a discutere coi sindacati con l’incarico di membro paritetico delle Comisiones Obreras, dove cerca di mediare tra le rivendicazioni dei sindacati e le aziende, una in particolar modo, gestita da un tedesco che non nascondeva i suoi intendimenti culturalmente assai prossimi al nazismo. La GTE chiude, Panzieri allora si trasferisce con la famiglia prima in Italia e poi nel 1981 a Baghdad come responsabile di un contratto della Telettra. Nel 1983 torna in Spagna ma nel 1988 si ammala e il 27 gennaio 1989, durante un soggiorno a Pavia, muore di infarto. (F. Bertolucci).

Fonti

Biblioteca Franco Serantini, Carte GAAP, Comitato nazionale dei GAAP; Archivio A. Cervetto, Savona; Comune di Genova, Anagrafe; Testimonianza di Carlos e Paola Panzieri, 8 febbraio 2025.

Archivi

A. Cervetto, Opere 23. Carteggio 1948-53, Milano, Lotta comunista, 2018, ad indicem; A. Cervetto, Opere 24. Carteggio 1954-58, Milano, Lotta comunista, 2019, ad indicem; A. Cervetto, Opere 25. Carteggio 1959-65, Milano, Lotta comunista, 2019, ad indicem.

Collezione

Persona

provincia