CINELLI, Gigino
Intestazione di autorità
- Intestazione
- CINELLI, Gigino
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Pitelli (Sp)
- Data di nascita
- 27/11/1903
- Luogo di morte
- Milano
- Data di morte
- 12/12/1978
Attività e/o professione
- Qualifica
- Operaio metallurgico
- Qualifica
- Sindacalista
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
Nasce nella frazione di Pitelli di La Spezia il 27 novembre 1903 da Francesco e Antonietta Giromini, operaio metallurgico poi sindacalista. Terminata la scuola con la quinta elementare, entra a lavorare presso i cantieri navali dell’Ansaldo. Nell’ultimo anno di guerra aderisce alla federazione dei giovani socialisti (fgsi) e inizia un’intensa attività sindacale. Licenziato per motivi politici nel 1921 aderisce al pcdi, ricoprendo l’incarico di segretario del circolo di Pitelli, partecipando poi nell’estate alle lotte degli Arditi del popolo contro i fascisti (Sarzana). Costretto dalla repressione montante a espatriare, raggiunge Parigi dove lavora prima alla Renault poi alla Citroën e continuando la sua attività nelle file comuniste. Nel 1926 rientra clandestinamente in Italia ma viene arrestato a Viareggio e accusato di far parte della rete segreta del pcdi. Il Tribunale speciale lo condanna a otto anni e mezzo di carcere, torna in libertà nel 1932 in occasione dell’amnistia per il decennale della Marcia su Roma. Durante tutti gli anni Trenta è sottoposto da parte della polizia a una stretta sorveglianza. Nella primavera del 1943 partecipa agli scioperi che attraversano tutto il Nord Italia e in particolar modo l’area urbana di Milano, dove C. risiede ed è responsabile dell’organizzazione comunista per l’Alto milanese. Per la sua attività viene arrestato dalle ss e tradotto nel campo di concentramento di Bolzano in attesa del suo trasferimento in Germania. Nell’agosto 1944 riesce a fuggire e a ritornare a Milano, dove si immerge nuovamente nell’attività resistenziale. Alla fine della guerra entra nella segreteria provinciale del pci, facendo parte del Comitato federale comunista dal Quinto al Settimo congresso provinciale. Dal 1947 al 1953 ricopre l’incarico di segretario della fiom di Milano. Criticato all’interno del partito per le sue posizioni di “sinistra” e “rivoluzionarie”, nel settembre del 1953 si dimette dal pci avvicinandosi ai gruppi della sinistra rivoluzionaria di Milano. È in rapporti con Damen, Galli, Bolgiani e Masini con il quale partecipa all’incontro della “Sinistra operaia” del 18 ottobre 1953 (Relazione riservata di P.C. Masini al cn/gaap, Milano 18 ottobre 1953). Masini lo definisce un simpatizzante socialista (Lettera di P.C. Masini a a A. Vinazza, Vercelli 20 ottobre 1953), fatto sta che C. frequenta i gaap in quegli anni almeno fino al 1956, quando si iscrive alla uil ricoprendo l’incarico di membro del direttivo provinciale milanese e poi della segreteria. L’anno dopo si iscrive al psdi e poi nel 1959 aderisce al psi. Dal 1971 ricopre l’incarico di presidente dell’inps e nel 1973 viene eletto segretario regionale dell’uil. Muore a Milano il 12 dicembre 1978. (F. Bertolucci).
Fonti
Fonti: Archivio centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Divisione Generale di Pubblica sicurezza, Divisione Affari Generali e Riservati, Casellario Politico Centrale, ad nomen; Archivio A. Cervetto, Savona; Archivio Biblioteca Franco Serantini, Carte GAAP, Comitato nazionale dei GAAP.
Bibliografia: anppia; I precursori della lotta per la libertà nella Liguria contemporanea. Dizionario biografico, Genova, anppia, 1994; La fiom di Milano, i funzionari 1945-1985, Milano, a cura della fiom cgil, 1985; I congressi dei comunisti milanesi 1921-1983, 2 voll., Milano, F. Angeli, 1981; A. Cervetto, Opere 23. Carteggio 1948-53, Milano, Lotta comunista, 2018, ad indicem.