PELLEGRINI, Maria Luisa
Intestazione di autorità
- Intestazione
- PELLEGRINI, Maria Luisa
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Gallarate
- Data di nascita
- 09/04/1903
- Luogo di morte
- Fos-sur-Mer
- Data di morte
- 28/08/1981
Attività e/o professione
- Qualifica
- Modista
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
Nasce a Gallarate (VA) il 9 aprile 1903, modista. Residente a Milano (Greco), è impiegata come dattilografa nella sede dell’USI locale. Nel 1920 è arrestata come sospetta complice dell’attentato al caffè-ristorante milanese Cova, ritrovo della borghesia e luogo di riunione di fascisti, eseguito il 7 agosto da alcuni giovani anarchici per vendicare gli 11 morti e i 100 feriti causati, il 22 giugno, dall’attacco congiunto di fascisti e poliziotti contro i manifestanti usciti dal comizio che si era tenuto all’Arena per protestare contro il rincaro del pane. Nei giorni seguenti il famigerato commissario Rizzo (su delazione di infiltrati) dispone una retata di anarchici, compresa la giovanissima Pellegrini che era totalmente estranea all’azione.
É assolta al processo dopo aver scontato 16 mesi di carcere preventivo, senza alcuna prova che la collegasse all’attentato. Gli autori, poi rei confessi, erano Giuseppe Mariani ed Ettore Aguggini, già in carcere per l’attentato del Diana. Nel 1922, firmandosi Mary Pellegrini, pubblica un racconto sul mensile Scuola Moderna di Clivio. Espatria in Francia, soggiornando a Parigi, Marsiglia e Lione, rientrando successivamente a Milano.
Nel 1925 si unisce a Dante Pagliai, ex gerente del quotidiano Umanità Nova, da poco rientrato dagli USA dove si era rifugiato per sfuggire alle persecuzioni poliziesco-giudiziarie che nel 1920 avevano visto coinvolta la quasi totalità degli anarchici milanesi. Nel 1928 è nuovamente arrestata, quale sospetta complice dell’attentato di Piazzale Giulio Cesare, attentato esplosivo contro il corteo reale che causerà diverse vittime e di cui non si scopriranno mai gli autori, episodio che darà il pretesto alla polizia per arrestare numerosi sovversivi in tutta la penisola. Dopodiché si ritira da ogni attività politica tanto da essere radiata, nel 1938, dall’elenco dei sovversivi.
Nel 1963 si sposa con l’anarchico individualista Domenico Pastorello e si trasferisce a vivere presso di lui a Fos-sur-Mer (Bouches du Rhône), dove edita alcuni opuscoli. Durante gli anni Sessanta collabora sporadicamente alla stampa anarchica, tra cui L’Adunata dei Refrattari e i bollettiniiciclostilatii torinesi Quaderni degli Amici di Eugenio Relgis e Anarchismo. Muore a Fos-sur-Mer il 28 agosto 1981. (Tobia Imperato)