TOCCI, Costantino

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
TOCCI, Costantino

Date di esistenza

Luogo di nascita
San Cosmo Albanese
Data di nascita
1880

Biografia / Storia

Nasce a San Cosmo Albanese (Cs) il 20 settembre (o 5 agosto) 1880 da Achille e Raffaella Martire, avvocato. Per seguire gli studi in giurisprudenza frequenta l’università di Macerata, dove il 30 aprile 1901, al termine di una commemorazione in onore di Garibaldi, è a capo del gruppo anarchico che organizza una violenta dimostrazione pubblica, poi interrotta solo grazie all’intervento della forza pubblica. Il giorno dopo, 1° maggio, durante una pubblica riunione di partiti estremisti, alla presenza di numerosi operai inneggia all’anarchia ed al regicidio e si rende responsabile di attacco agli agenti di PS, venendo arrestato e condannato ad un anno, nove mesi e 20 giorni di reclusione (pena poi ridotta in appello a due mesi e 15 giorni di reclusione con l’attenuante del vizio parziale di mente). Secondo la polizia, la sua abitazione era diventata «il ritrovo dei più pericolosi anarchici». Nell’ottobre dello stesso anno, nell’ufficio postale del suo paese vengono sequestrati due numeri del giornale libertario «L’Aurora», pubblicato a Paterson, a lui diretti. Poi, dopo un lungo periodo di inattività, nel Biennio rosso riprende la militanza. Nel 1919 svolge attiva propaganda socialista a Corigliano Calabro (Cs) - dove poi sarà sindaco nel 1920-1921 - e viene scoperto a incitare la popolazione al saccheggio dei negozi. Durante la prima seduta del consiglio comunale esordisce facendo sventolare una bandiera rossa, ma non si limita ai gesti simbolici; anche in seguito, infatti, T. attuerà una politica a tutto vantaggio dei contadini, a favore dei quali promette le terre dei possidenti. Nel dicembre 1926, in coincidenza con la promulgazione delle leggi eccezionali, viene quindi diffidato. Successivamente, pur conservando immutate le proprie idee, non dà più luogo a rilievi di natura politica. Si ignorano luogo e data di morte. (O. Greco)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Divisione generale di pubblica sicurezza, Divisione affari generali e riservati, Ammoniti e diffidati, b. 60, f. 710 CS 1926, sf. 24/AA.GG., cc. 2, 1926; Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Divisione generale di pubblica sicurezza, Divisione affari generali e riservati, Casellario Politico Centrale, b. 5110, f. 64955, cc. 50, 1901-1906, 1911 e 1924-1940; Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell'Interno, Divisione generale di Pubblica sicurezza, Divisione Affari generali e riservati, categoria S13A - Persone pericolose da arrestare in determinate contingenze, b. 5, f. 24 CS, 1929-1930.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Achille e Raffaella Martire

Bibliografia

2010

Persona

Collezione

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