BALDUINI, Duilio
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- BALDUINI, Duilio
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Pietrasanta
- Data di nascita
- 2 Febbraio 1890
- Luogo di morte
- Lione
- Data di morte
- 16 agosto 1966
Attività e/o professione
- Qualifica
- Falegname
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
- Nasce a Pietrasanta (LU) il 2 febbraio 1890, da Lorenzo, falegname. Schedato come socialista fin dall'età giolittiana, è attivo propagandista e trasferitosi nello spezzino svolge un'importante azione politica durante i moti anticlericali nati dopo la fucilazione dell'educatore catalano Francisco Ferrer. Nel maggio 1910 è incriminato per l'incendio del santuario della Madonna di Arcola ma poi è prosciolto per insufficienza di prove. In questo periodo risiede a La Spezia e ricopre l'incarico di consigliere comunale ad Arcola e ruoli di responsabilità nella locale Pubblica assistenza.
Trasferitosi per motivi di lavoro a Livorno alla fine del 1910 dove lavora presso i Cantieri Orlando l'anno successivo viene licenziato per motivi di lavoro e in conseguenza di ciò rientra ad Arcola. Allo scoppio della Prima guerra mondiale è in prima fila nelle manifestazioni antimilitariste e nel 1917, nonostante l'età, è richiamato sotto le armi. Il soldato Balduini alla prima occasione diserta e si rifugia in Svizzera e poi in Germania dove alla fine del conflitto è tra gli italiani che combattono nelle file spartachiste a Berlino. Arrestato dalla polizia tedesca è successivamente condannato a otto mesi di carcere. Rientra in Italia nel 1920 e a La Spezia è nominato segretario del metallurgici e per la sua attività durante gli scioperi di quell'anno è più volte arrestato.
Nel 1923 emigra per ragioni di lavoro in Austria dove continua la sua attività politica sotto il nome di Duilio Foscari e poi successivamente in Francia. Nel paese transalpino continua la sua attività politica nella corrente massimalista dei socialisti italiani e per questo suo impegno è continuamente sorvegliato e iscritto alla «Rubrica di forntiera». Nell'estate del 1936 raggiunge la Spagna insieme alla propria compagna, Rosa Wincler anche lei fervente antifascista. A Barcellona milita nelle milizie del POUM ed è combattente nella Colanna Lenin. Nel maggio 1937 durante le tragiche giornate di Barcellona si schiera contro i comunisti stalinisti ed è per questo che le autorità italiane lo segnalano fra gli arrestati. Rientrato in Francia, nonostante le persecuzioni e gli arresti, allo scoppio del Secondo conflitto mondiale si avvicina agli ideali libertari e partecipa alla resistenza francese insieme agli anarchici Alfredo Bonsignori e Gusmano Mariani. Muore a Lione il 16 agosto 1967. (Redazione DBAI)
Fonti
- Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Bibliografia
- Antifascisti nel casellario politico centrale, 18 voll., Roma 1988-1995, ad nomen; La Spagna nel nostro cuore. 1936-1939. Tre anni di storia da non dimenticare, Roma, AICVAS, 1996, p. 60; Gli antifascisti grossetani nella guerra civile spagnola, Follonica, La Ginestra, 2000.