PENTIMALLI, Camillo

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
PENTIMALLI, Camillo

Date di esistenza

Luogo di nascita
Grotteria
Data di nascita
1901

Biografia / Storia

Nasce a Grotteria (Rc) il 10 dicembre 1901 da Attilio e Rosa Celano, scrivano dell’amministrazione ferroviaria. Seguace delle teorie libertarie, emigra da ragazzo in Argentina con la famiglia e si stabilisce a San Juan, dove continua a svolgere attività e propaganda sovversiva. Tutta la famiglia viene segnalata e sorvegliata a causa della militanza anarchica del padre Attilio, nato ad Alessandria d’Egitto, sul conto del quale, in una nota dell’8 giugno 1929, l’Ambasciata italiana a Buenos Aires scrive tra l’altro al prefetto di Reggio Calabria: « non ho mancato di fare avvicinare dal Regio Agente Consolare in San Juan il sovversivo in oggetto per conoscere il fine della richiesta avanzata all’E.V. di un soccorso dati i suoi sentimenti antifascisti e, per eventualmente tentare di condurlo su di una strada non solo avvicinarlo alla coscienza della Patria d’origine, ma, nel contempo strapparlo dalle varie Associazioni sovversive Argentine, delle quali egli si decanta superbamente socio. I passi compiuti dal R. Agente sono stati completamente inutili […] la perversità e la cattiveria di tutti i suoi figli, che seguono la medesima politica del padre, hanno fatto sfuggire dall’animo di quel vecchio qualsiasi buon sentimento ed ogni possibilità di cambiare […] parla della sua Patria, alle volte con passione, altre volte con disprezzo, non desidera ritornarvi […] I suoi figli, tutti anch’essi sovversivi, infervorati dalle dottrine socialiste e comuniste di questo paese in cui libertà significa licenza e libero arbitrio in ogni campo dell’Umana attività, sono completamente lontani dalla collettività italiana, vivono isolati o in compagnia di elementi argentini, di noto colore politico, parassiti dei ridicoli Giverni (sic), di queste Provincie, capaci di commettere qualsiasi abuso e spoliazione a danno di terzi e delle stesse pubbliche Amministrazioni». Nel 1933 P. viene iscritto in «Rubrica di frontiera» – e nel 1939 anche nel «Bollettino delle ricerche» – per il provvedimento di arresto, in quanto pendevano sul suo conto due mandati di cattura per diserzione. In seguito comincia a partecipare alle attività del fascio locale e durante le sanzioni si adopera a favore del comitato “Pro Patria” contribuendo con offerte in oro. Si ignorano luogo e data di morte. (O. Greco)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Divisione generale di pubblica sicurezza, Divisione affari generali e riservati, Casellario politico centrale, b. 3844, f. 8495, cc. 28, 1928-1942.
 
Bibliografia: O. Greco, Anarchici calabresi in Sudamerica, in Calabresi sovversivi nel mondo: l’esodo, l’impegno politico, le lotte degli emigrati in terra straniera (1880-1940), a cura di A. Paparazzo, Soveria Mannelli 2004, p. 131; K. Massara, L’emigrazione “sovversiva”. Storie di anarchici calabresi all’estero, Cosenza 2003, p. 19.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Attilio e Rosa Celano
Altri familiari: Filippo Pentimalli, Giuseppe Pentimalli, Italo Pentimalli, Marcello Pentimalli, Salvatore Pentimalli

Bibliografia

2010

Persona

Collezione

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