DEL POZZO, Nicolantonio

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
DEL POZZO, Nicolantonio

Date di esistenza

Luogo di nascita
Mammola
Data di nascita
1882
Luogo di morte
Mammola

Biografia / Storia

Nasce a Mammola (Rc) il 18 dicembre 1882 da Roberto e Angela Pellicanò, avvocato. Appartenente a famiglia benestante, D.P. da giovane professa idee socialiste, fino a quando, durante un soggiorno a Napoli, dichiara di aderire ai principi libertari. Nei primissimi anni del Novecento si fa notare in alcuni paesi del reggino perché svolge attiva propaganda delle proprie idee; in tale periodo, inoltre, manda spesso corrispondenze al giornale anarchico «L’Avvenire Sociale» di Messina, che ha contribuito a fondare assieme a Ottorino Bruzio, Antonio De Cola, Tommaso De Francesco, Salvatore Frodà, Gennaro Tucci, Costantino Varvesi, Salvatore Visalli e Antonino Zoppina. Dopo avere soddisfatto gli obblighi di leva, nel 1907 si stabilisce a Roma, dove, nel maggio di quell’anno, diviene amministratore del giornale «La Gioventù Libertaria», organo del Fascio della gioventù socialista-anarchica della capitale. Iscrittosi alla facoltà di giurisprudenza, si mette a capo di un gruppo di studenti che tiene in continua agitazione, facendosi sempre notare in occasione di manifestazioni sovversive. Il 24 maggio dello stesso anno, durante un comizio anticlericale tenuto in forma privata all’università, prende la parola e termina il suo discorso affermando: «Bisogna correre alle barricate e rovesciare tutto ciò che si oppone alla rivendicazione dell’umana civiltà. Non voli platonici, non proteste scientifiche contro chi di natura è refrattario ad ogni progresso civile, ma rivolta violenta e guerra senza quartiere per fare trionfare la rivoluzione sociale». Il mese successivo partecipa al congresso anarchico nazionale svoltosi nella capitale e si esprime più volte a proposito dell’azione individuale e collettiva «del partito dell’antimilitarismo» e sulla necessità di intensificare la propaganda in tutte le regioni d’Italia. In giugno partecipa al Congresso anarchico italiano, nel corso del quale viene incaricato – assieme a Tommaso De Francesco, Luigi Fabbri, Rinaldi di Urbino, Ignazio Scaturro, Ettore Sottovia, Fortunato Serantoni e Adelmo Smorti (poi sostitutito da Cesare Stazi) - di far parte di una commissione incaricata di preparare l’uscita del giornale «L’Alleanza Libertaria», che comincerà le pubblicazioni nell’anno successivo. Nel gennaio 1908, in occasione della commemorazione della “Domenica rossa” all’università di Roma, viene arrestato perché tenta di fomentare disordini, venendo espulso dall’ateneo. Nel marzo successivo partecipa al congresso anarchico tenutosi a Foligno in rappresentanza della Federazione anarchica laziale, mentre in aprile viene nuovamente arrestato in seguito al conflitto avvenuto in Piazza del Gesù per un incidente sul lavoro, nel quale vengono uccisi e feriti diversi anarchici. In seguito diviene per breve tempo redattore del giornale sindacalista «Il Rinnovamento» e poi del giornale anarchico «L’Alleanza» di Roma. In occasione del comizio organizzato dalla Lega generale del lavoro il 2 aprile 1909 alla Casa del popolo, D.L. commemora, per conto della Federazione socialista-anarchica del Lazio, i compagni uccisi l’anno precedente, inveendo contro i capi del governo che definisce «massacratori del popolo». Nel 1911 lascia Roma per tornare nel suo paese, dove si limita a esercitare la professione di avvocato abbandonando le idee sovversive e dove, nel 1914, viene eletto prima consigliere comunale e quindi, sempre nello stesso anno, anche consigliere provinciale. Muore a Mammola il 29 dicembre 1925. (K. Massara)
 

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Divisione generale di pubblica sicurezza, Divisione affari generali e riservati, Casellario politico centrale, b. 1702, f. 108869, cc. 8, 1902, 1914 e 1927.
 
Bibliografia: Dizionario biografico degli anarchici italiani, diretto da M. Antonioli et al., 2 voll., Pisa, BFS, 2003-2004, I, pp. 500 e 610, II pp. 657 e 709.; K. Massara, L’emigrazione “sovversiva”. Storie di anarchici calabresi all’estero, Cosenza 2003, p. 78.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Roberto e Angela Pellicanò

Bibliografia

2010

Persona

Collezione

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