LA ROSA, Michele
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- LA ROSA, Michele
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Reggio Calabria
- Data di nascita
- 1872
Biografia / Storia
- Nasce a Reggio Calabria il 25 giugno 1872 da Luigi e Maria Antonia Giancotti, piazzista-commerciante-commerciante-contabile. Nel 1906 – essendo ricercato per contravvenzione alla vigilanza speciale - espatria clandestinamente recandosi in varie città europee e infine a Londra. Qui, secondo una fonte confidenziale, frequenta il “Club internazionale anarchico”, conosce Malatesta (con il quale discute più volte e in maniera piuttosto accesa su vari argomenti) e la famiglia Defendi (Carolina Trunzio era di origini calabresi), oltre a molti altri libertari italiani e di varie nazionalità. Durante il soggiorno londinese L.R. manifesta l’intenzione di organizzare un ciclo di conferenze e di pubblicare un giornale tradotto in tre lingue. La sua febbrile attività di questi anni non si interrompe neanche quando, l’11 febbraio 1909, riparte per l’Italia. Durante il viaggio si ferma a Lione presso una zia e anche qui si mette subito in contatto con alcuni compagni; poi si sposta a Marsiglia, dove tiene una conferenza sull’anarchia nella sede del locale gruppo libertario e frequenta il club antimilitarista “La Causerie”. Il 14 marzo, essendo rimpatriato clandestinamente, viene arrestato a Ventimiglia (IM) e subisce un primo interrogatorio, nel corso del quale afferma: «Sono anarchico, come ho già dichiarato a Marsiglia alle predette autorità, sono membro della Commissione Esecutiva dell’Internazionale. Ho vastissime relazioni con affiliati al partito anarchico di tutto il mondo, ho frequentato riunioni anarchiche ed ho preso sempre parte attiva nella propaganda, specialmente con conferenze e scrivendo su giornali». Tradotto a Milano, nel corso di un successivo interrogatorio sostiene invece di avere finto di professare i principi anarchici essendo questo l’unico mezzo per conoscere i sovversivi più pericolosi al fine di informare le autorità italiane – se debitamente remunerato - sulle loro mosse. Come prova della sua buona fede, avverte la polizia che stava per giungere a La Spezia, proveniente da Londra, un certo Varini di Ancona, intenzionato a commettere attentati. Le sue asserzioni, però, non trovano riscontro e il 1° aprile dello stesso anno L.R. viene condannato a 40 giorni di reclusione per inosservanza di pena e poi alla vigilanza speciale. Nel mese di ottobre parte per Ginevra per lavoro ed anche perché era ricercato in quanto, nel corso di un comizio svoltosi a Gallarate (Va), aveva insultato un delegato di PS. Nel luglio 1910 viene rintracciato nella località francese di Gargan, da dove però scompare poco tempo dopo. Nel febbraio 1911 L.R. è a Parigi, dove viene trovato in possesso di una carta di adesione al Gruppo internazionale anarchico, ma il mese dopo lascia la capitale francese e la polizia ne perde le tracce. Il 16 luglio 1917 viene fermato alla frontiera di Bardonecchia (TO) e sottoposto nuovamente a vigilanza; successivamente si reca a Reggio Calabria, ma qualche tempo dopo fa richiesta di ritornare in Francia per continuare il commercio di carbone che aveva intrapreso durante la sua permanenza in quella nazione, ma poi si stabilisce a Salerno e successivamente a Resina (oggi Ercolano, Na), dove trova lavoro come commerciante di coloniali. Successivamente non dà luogo a rilievi di natura politica. Si ignorano luogo e data di morte. (K. Massara)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Divisione generale di pubblica sicurezza, Divisione affari generali e riservati, Casellario politico centrale, b. 2725, f. 35553, cc. 137, 1906-1921 e 1941.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Luigi e Maria Antonia Giancotti
Bibliografia
- 2010