IORIO, Guglielmo
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- IORIO, Guglielmo
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Civita
- Data di nascita
- 1908
Biografia / Storia
- Nasce a Civita (Cs) il 18 marzo 1908 da Carlo e Rosa Zuccaro, meccanico. Sia il padre Carlo che la sorella Margherita erano schedati a causa delle loro idee politiche, il primo come socialista e comunista e la seconda come antifascista. Nonostante ciò, durante il suo soggiorno in patria I. non dà luogo a rilievi; infatti era stato avanguardista fino al 1926 e aveva prestato giuramento come milite nel 1927. Ma in quell’anno parte per l’Argentina e qui, a causa dei contatti con gli esponenti dell’anarchismo e del sindacalismo di Buenos Aires, si iscrive alla frazione comunista terzinternazionalista e comincia a svolgere propaganda tra i compagni di lavoro e i suoi conoscenti, venendo costantemente sorvegliato. Nel 1929 divide l’abitazione con i compagni di fede e corregionali Ercole Russo e Agostino Placco ed entra nel gruppo “Umanità Nova”, cui erano affiliati, oltre a Placco, anche i compagni italiani Aldo Aguzzi, Lino Barbetti, Ezio Cicala e Ermacora Cressatti. In particolare, dei due calabresi le autorità di polizia scrivono: «I nominati Yorio e Placco sono fra i più attivi propagandisti del gruppo Umanità Nuova, che ha sede in quella Calle Loria n. 1195, lavorano poco o niente, vivendo piuttosto da proventi della campagna anarchica antifascista che conducono. Sarebbero espatriati per sfuggire a sanzioni di legge per il loro atteggiamento ostile al Fascismo e per la loro propaganda sovversiva». Iscritto nel «Bollettino delle ricerche» e in «Rubrica di frontiera» per il provvedimento di perquisizione e segnalazione, nel settembre 1930, essendo scoppiata la rivoluzione in Argentina, I. – segnalato in quell’anno anche come sottoscrittore della rivista bimensile «Studi sociali» diretta da Luigi Fabbri - si rifugia a Montevideo, in Uruguay, per evitare l’espulsione. Nel 1937 parte alla volta di Barcellona, dove si arruola nelle milizie rosse venendo segnalato per l’arresto in caso di rientro in patria, ma poi, nel 1938, torna nella capitale argentina. Si ignorano luogo e data di morte. (K. Massara)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Divisione generale di pubblica sicurezza, Divisione affari generali e riservati, Casellario politico centrale, b. 2644, f. 32720, cc. 75, 1929-1932 e 1936-1939.
Bibliografia: O. Greco, Anarchici calabresi in Sudamerica, in Calabresi sovversivi nel mondo: l’esodo, l’impegno politico, le lotte degli emigrati in terra straniera (1880-1940), a cura di A. Paparazzo, Soveria Mannelli 2004, pp. 136 e 144n; K. Massara, L’emigrazione “sovversiva”. Storie di anarchici calabresi all’estero, Cosenza 2003, pp. 27, 35, 38n, 40-41n, 46 e 70; Id., Gli esuli calabresi fra dissenso e impegno politico, in Calabresi sovversivi nel mondo: l'esodo, l'impegno politico, le lotte degli emigrati in terra straniera (1880-1940), a cura di A. Paparazzo, Soveria Mannelli 2004, pp. 45-80, pp. 59 e 68n; Id., Donne contro il duce. Le calabresi e la lotta antifascista, «Rivista storica calabrese», a. XVIII (2007), nn. 1-2, pp. 277-312, pp. 292-293.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Carlo e Rosa Zuccaro
Bibliografia
- 2010