GRAMUGLIA, Rosario
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- GRAMUGLIA, Rosario
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Bagnara Calabra
- Data di nascita
- 1891
- Luogo di morte
- Brienza
Biografia / Storia
- Nasce a Bagnara Calabra (Rc) il 19 agosto 1891 da Vincenzo e Caterina Careri, pittore edile-custode. Vive per alcuni anni con la famiglia in America, ma dopo qualche tempo torna in Italia e nel 1914 si stabilisce a Roma impiegandosi come custode. Allo scoppio del primo conflitto mondiale viene chiamato a combattere, ma il 6 dicembre 1917 viene condannato all’ergastolo dal Tribunale di guerra del IX corpo d’armata per diserzione in presenza del nemico, reato per il quale godrà poi dell’amnistia. Nel 1921 viene segnalato come anarchico e due anni dopo rimpatriato al paese d’origine. Incluso nell’elenco delle persone pericolose da arrestare in determinate contingenze, negli anni successivi viene fermato più volte per misure di PS. Era continuamente sorvegliato dalla polizia in quanto «irriducibile nei suoi sentimenti politici di avversione al Regime», oltre che fedele amico del compagno Bruno Misefari. Nel gennaio 1932 viene notato a Palmi (Rc) in compagnia dei comunisti Giosué Fondacaro e Rocco Cipri; a causa di tale circostanza e dei suoi precedenti politici, viene ammonito il 12 febbraio successivo dalla Cp di Reggio Calabria e poi prosciolto dai vincoli nel novembre dello stesso anno in occasione del decennale. In seguito non sembra più interessarsi di politica, ma il 25 maggio 1936 viene arrestato perché sorpreso a scrivere con pittura nera sui parapetti dei ponti lungo la strada Bagnara-Palmi le frasi «Viva Malatesta, Viva Robespierre, Viva Pisacane, Viva la libertà, Viva l’uguaglianza, Viva il libero pensiero, Viva l’ideale liberatorio, Viva l’umanità redenta». Il 12 giugno successivo viene assegnato al confino per quattro anni dalla Cp di Reggio Calabria e destinato a Ventotene (LT) e successivamente a Brienza (Pz), dove, il 16 gennaio 1938, viene ucciso a colpi di scure per motivi d’onore. (K. Massara)
Fonti
- Fonti: Acs, Cp, b. 500, cc. 108, 1932, 1936-1938, 1946 e 1956-1957; Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Divisione generale di pubblica sicurezza, Divisione affari generali e riservati, Casellario Politico Centrale, b. 2499, f. 41934, cc. 28, 1930-1933, 1936 e 1938; Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell'Interno, Divisione generale di Pubblica sicurezza, Divisione Affari generali e riservati, categoria S13A - Persone pericolose da arrestare in determinate contingenze, b. 11, f. 65, 1930-1933.Bibliografia: S. Carbone, Il popolo al confino. La persecuzione fascista in Calabria, Cosenza, Brenner, 1989 (rist. an. dell’ed. or. Cosenza, Lerici, 1977), ad vocem; K. Massara, L’emigrazione “sovversiva”. Storie di anarchici calabresi all’estero, Cosenza 2003, p. 16n.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Vincenzo e Caterina Careri
Bibliografia
- 2010