DE SETA, Alfredo Emilio
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- DE SETA, Alfredo Emilio
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- San Benedetto Ullano
- Data di nascita
- 1880
Biografia / Storia
- Nasce a San Benedetto Ullano (Cs) l’8 aprile 1880 da Domenico e Erminia Musacchio, calzolaio. Ai primi del Novecento emigra a Buenos Aires, da dove ben presto viene segnalato come militante anarchico affiliato al Partito operaio argentino. Durante la permanenza in Argentina si dichiara egli stesso anarchico individualista e «apologista dell’assassino Bresci». Avendo subito un infortunio sul lavoro, nell’estate del 1903 torna al suo paese, dove riceve l’«Avanti!», svolge apertamente propaganda dei propri principi e tenta di fondare un gruppo libertario. Considerato potenzialmente pericoloso dalle autorità, nel 1904 viene proposto per l’ammonizione, che però non subisce trovandosi nel frattempo in carcere per reati comuni. Nel 1909 torna nella capitale argentina e nel maggio di quell’anno rompe alcuni fanali che dovevano servire all’illuminazione pubblica durante uno sciopero generale, reato per il quale subisce un processo. Negli anni successivi le autorità, che non lo perdono d’occhio e che dispongono di una serie di infiltrati tra gli ambienti sovversivi, si convincono sempre più che D.S. possa costituire una minaccia per l’ordine e la sicurezza nazionale e che sia addirittura capace di commettere attentati in Europa. Schedato quindi tra gli individui indesiderati da espellere, nel 1919 viene arrestato. In tale circostanza, il console italiano a Buenos Aires scrive in luglio al Ministero dell’Interno: «I recenti disordini e le manifestazioni periodiche di violenza ebbero un periodo di preparazione da parte di organizzatori anarchici. Uno dei principali di essi fu il contro scritto individuo, già segnalato a codesto Ministero per la sua capacità a commettere attentati politici». Nell’ottobre successivo viene rimpatriato coattivamente e torna a San Benedetto Ullano, dove, pur non dando luogo a rilievi di natura politica, continua ad essere sorvegliato fino al 1941. Si ignorano luogo e data di morte. (K. Massara)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Divisione generale di pubblica sicurezza, Divisione affari generali e riservati, Casellario politico centrale, b. 1750, f. 62437, cc. 61, 1903-1904, 1909-1911, 1917-1919 e 1930-1941.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Domenico e Erminia Musacchio
Bibliografia
- 2010