CROCCIA, Andrea
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- CROCCIA, Andrea
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Civita
- Data di nascita
- 1899
Biografia / Storia
- Nasce a Civita (Cs) il 2 maggio 1899 da Angelo e Domenica Durante, commesso ferroviario-impagliatore di sedie-industriale. Vive a Frascineto (Cs) fino al 1918, quando viene inviato in zona di guerra durante il primo conflitto mondiale e, per tornare a casa, si procura volontariamente una mutilazione ai piedi. Nonostante l’invalidità, l’Opera nazionale combattenti lo manda a studiare per due anni in un istituto di Palermo. È in questo periodo che comincia a militare nel Partito comunista manifestando però anche idee anarchiche. Nel 1923 viene arrestato e poi rilasciato per omessa denuncia di armi; l’anno dopo si abbona al giornale libertario «Pensiero e Volontà», che sovvenziona costantemente, mentre il suo nome compare anche nelle carte sequestrate a Errico Malatesta. Fino al 1926, C., che pare avesse anche rapporti con i comunisti calabresi Fausto Gullo e Fortunato La Camera, svolge attiva propaganda tra i ferrovieri della stazione di Cosenza; inoltre, da una perquisizione eseguita in casa della madre, le autorità scoprono che è in contatto con alcuni sovversivi all’estero (in particolare con Domenico Guglielmo, nativo di Frascineto e residente a New York), dai quali riceve stampa sovversiva. Ai primi del 1927 viene esonerato dall’amministrazione delle FFSS a causa della sua condotta politica sospetta e per il suo scarso rendimento. Da Cosenza si trasferisce quindi a Frascineto alternando i lavori campestri con quelli di impagliatore di sedie e con la gestione di una piccola fabbrica di scope di saggina. Continua comunque a mantenere sempre vivi i legami con i compagni di fede e con i sovversivi locali, fra i quali Carlo Iorio e Alessandro Policastro. Insospettisce la polizia fascista a causa dei frequenti viaggi che compie a Venezia, Bologna, Napoli e in altre città italiane e che successivamente infatti gli vengono impediti. Il 22 dicembre 1930 gli viene sequestrata un’arma. Per tale motivo, oltre che per il suo atteggiamento politico, nel 1931 è denunciato alla Cp di Cosenza che il 7 novembre gli infligge l’ammonizione, dalla quale viene prosciolto l’anno successivo nella ricorrenza del decennale. Il 13 novembre 1937 è arrestato a Frascineto in seguito alla denuncia di Maria Policastro, che lo accusa di aver pronunciato in pubblico frasi offensive nei riguardi del governo e del duce. Tradotto nel carcere giudiziario di Cosenza, la Commissione provinciale, con ordinanza del 4 dicembre, lo assegna al confino per tre anni destinandolo a Marsico Nuovo (Pz). Liberato il 14 novembre 1940 per fine periodo, torna a Frascineto, dove, nonostante non dia più luogo a rilievi di natura politica continua ad essere sempre assiduamente sorvegliato. Si ignorano luogo e data di morte. (K. Massara)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Divisione generale di pubblica sicurezza, Divisione affari generali e riservati, Confinati politici – fascicoli personali, b. 299, cc. 54, 1937-1940; Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Divisione generale di pubblica sicurezza, Divisione affari generali e riservati, Casellario Politico Centrale, b. 1541, f. 30575, cc. 75, 1925-1942; S 13A, b. 5, f. 24 CS, 1929-1933 e 1939.
Bibliografia: S. Carbone, Il popolo al confino. La persecuzione fascista in Calabria, Cosenza, Brenner, 1989 (rist. an. dell’ed. or. Cosenza, Lerici, 1977), ad vocem; K. Massara, L’emigrazione “sovversiva”. Storie di anarchici calabresi all’estero, Cosenza 2003, pp.83 e 85.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Angelo e Domenica Durante
Bibliografia
- 2010