BARONI, Pietro

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
BARONI, Pietro

Date di esistenza

Luogo di nascita
Maida
Data di nascita
14/08/1897

Attività e/o professione

Qualifica
Sarto

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Maida (CZ) il 14 agosto 1897 da Mariano e Rosina Monteleone, sarto. Noto a Maida per le sue tendenze sovversive, espatria nel 1920 negli Stati Uniti. Vive per alcuni anni nel quartiere di Brooklyn, a New York, da dove pare spedisse in Italia stampe sovversive ad amici e conoscenti. Anche in seguito continua a svolgere propaganda anarchica e a mantenere corrispondenza con i gruppi libertari italiani in Francia e in Svizzera. Nel 1927 viene segnalato come esponente del comitato promotore delle conferenze tenute da Armando Borghi, che ospita per qualche tempo a casa sua. In una nota del 24 luglio 1931 (nella quale è contenuto tra l’altro un elenco dei circoli anarchici di New York, con i nomi degli esponenti più in vista) il console generale a New York comunica alle autorità italiane che, da fonti confidenziali, gli risulta che la propaganda di odio e di violenza contro il regime fascista e i suoi gerarchi si sia decisamente intensificata, soprattutto a causa degli anarchici che fanno capo a «L’Adunata dei refrattari». Le autorità temono la preparazione di un attentato. In particolare, Nicola Di Domenico, Osvaldo Maraviglia, Alberto Sartini e Carlo Costantino [recte: Efisio Costantino Battista] Zonchello stavano conducendo una campagna molto attiva per la raccolta di fondi – iniziativa avviata con l’articolo Per la nostra guerra pubblicato il 4 aprile di quell’anno sul giornale omonimo – grazie alla quale erano riusciti a raccogliere circa 10.000 dollari, in gran parte spediti in Francia. Le rimesse venivano indirizzate a Carlo Frigerio e al gruppo del «Monito» tramite la sede parigina della “Banque française et italienne pour l’Amerique du Sud”. B., in qual periodo, fa inoltre parte del circolo “Volontà” ed è citato in un elenco di anarchici ritenuti pericolosissimi. Il 23 settembre 1931 viene arrestato assieme ad alcuni compagni di fede per avere lanciato manifestini antifascisti all’interno del “Metropolitan Opera House” durante una rappresentazione in onore del ministro Dino Grandi, ma viene solo condannato a una multa di 10 dollari. Il 12 marzo 1932 viene iscritto nel “Bollettino delle ricerche” e in “Rubrica di frontiera” per il provvedimento di fermo e perquisizione. Nonostante l’assidua sorveglianza cui è sottoposto, B. continua attivamente la sua militanza almeno fino al 1942. Si ignorano luogo e data di morte. (K. Massara)
 

Fonti

FONTI: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Divisione generale di pubblica sicurezza, Divisione affari generali e riservati, Casellario politico centrale, b. 355, f. 233, cc. 49, 1926-1942.

Bibliografia: K. Massara, L’emigrazione “sovversiva”. Storie di anarchici calabresi all’estero, Cosenza 2003, pp. 48, 49 e n, 84-85; A. Paparazzo, Il contributo degli emigrati calabresi alle lotte operaie degli Stati Uniti, in Calabresi sovversivi nel mondo: l’esodo, l’impegno politico, le lotte degli emigrati in terra straniera (1880-1940), a cura di A. Paparazzo, Soveria Mannelli 2004, p. 35.

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181

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