MASETTI, Vilfrido
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- MASETTI, Vilfrido
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Firenze
- Data di nascita
- 1912
- Luogo di morte
- Livorno
Biografia / Storia
- Nasce a Firenze il 29 maggio 1912 da Cafiero e Ida Carnesciali. Pur se nato a Firenze, la sua attività nel movimento anarchico si svolge prevalentemente a Livorno dal 1945 al 1960 circa. Richiamato alle armi, nel 1939 è inviato in Albania, conseguendo l'abilitazione alla guida di camion presso la divisione corazzata “Centauro”; quindi, rientrato a Livorno, dal dicembre 1941 presta servizio come Sottocapo (l'equivalente del grado di caporale) presso l'Accademia navale e sulla nave scuola “C. Colombo” della Marina militare. Nel 1942, viene proposto per un imprecisato incarico in seno al PNF, ma non risultando iscritto al partito, la cosa non ha seguito. Al momento dell'armistizio, l'8 settembre 1943, Masetti si trova a Venezia imbarcato sulla nave ”Colombo” che si sottrae alla cattura da parte delle forze armate tedesche riparando a Brindisi dove egli continua a svolgere servizio sino al 15 febbraio 1945.
Tornato a Livorno – nel quartiere popolare di S. Jacopo, dove ha sempre abitato con la famiglia – entra in contatto con la Federazione anarchica, mentre continua a lavorare come civile (con mansioni di cameriere) presso l'Accademia navale, almeno sino ai primi anni Cinquanta. La prima attività politica nota, svolta dopo la Liberazione, è quella di autista per il servizio di trasporto organizzato e gestito dalla Federazione anarchica livornese: un “gippone” statunitense, messo a disposizione dall'anarchico Alfredo Marchetti, garantisce gratuitamente alla cittadinanza – in assenza di mezzi pubblici – la possibilità di raggiungere dal centro della città il sanatorio di Villa Corridi situato in collina. Le partenze quotidiane hanno luogo dalla sede della Federazione anarchica livornese, in via Ernesto Rossi 80; alla guida del veicolo, oltre a Masetti, si alternano Sirio Del Nista e tale Capperi.
Nel 1946-'47, nel quartiere di S. Jacopo, Masetti è tra i fondatori del gruppo anarchico federato “G. Lucetti” di cui conserverà sino alla morte la bandiera rosso-nera; inoltre assume importanti responsabilità a livello nazionale, nell'ambito del Comitato pro-vittime politiche, partecipando a numerose riunioni soprattutto in Liguria e curando la contabilità dei fondi. Attorno al 1960 si allontana dalla militanza politica, per ragioni di salute e motivi contingenti, senza rinnegare le proprie convinzioni libertarie e mantenendo i rapporti di forte amicizia con gli anarchici Antonelli (Virgilio, Egisto e Adolfo) e Marina Giandolfi. Negli ultimi anni, nel suo quartiere, partecipa, come stimato amministratore, alle attività del Circolo Arci “A. Di Sorco”. Muore a Livorno il 31 dicembre 1995, (Marco Rossi)
Fonti
- Fonti: M. Gandolfi, Vilfrido Masetti, «Umanità Nova», 14 gennaio 1996; L. Antonelli, L'azione che portò alla liberazione di trenta ostaggi livornesi a Bologna. «Mio padre, l'anarchico Antonelli», «Il Tirreno», 12 giugno 1998; Archivio privato famiglia Masetti, Livorno, Documentazione varia.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Cafiero e Ida Carnesciali
Bibliografia
- July 11 2015