ALÒ, Ferdinando
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- ALÒ, Ferdinando
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- San Lucido
- Data di nascita
- 31/03/1882
- Luogo di morte
- Penha
Attività e/o professione
- Qualifica
- Calzolaio
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
- Nasce a San Lucido (CS) il 31 marzo 1882 da Francesco e Clementina Calvano, calzolaio. All’età di dieci anni emigra in Brasile e si stabilisce con la famiglia a Rio de Janeiro. Giovanissimo, appena è in grado di leggere e scrivere, inizia a professare idee libertarie. Nei primi anni del Novecento, durante alcuni brevi soggiorni nel paese d’origine, promuove sottoscrizioni a favore della stampa anarchica, mentre nel 1910 scrive al compagno di fede e corregionale Paolo Giordano, che viveva a Parigi ed era costantemente sorvegliato dalle autorità di PS, per pregarlo di trovare i soldi necessari a pagargli il viaggio per la capitale francese, dove intende recarsi per sfuggire alle molestie della polizia. In questo periodo, A. compie frequenti viaggi a Milano, a Marsiglia – dove viene ospitato dal compagno pisano Raffaele Nerucci (che nella città francese gestiva un ristorante punto di ritrovo della comunità anarchica italiana) – e a Lione, dove era probabilmente in contatto con il compagno lecchese Ambrogio Greppi. Nel 1912 rientra definitivamente in Brasile e fa parte del gruppo "La Barricata", di San Paolo. L'anno seguente si ristabilisce a Rio de Janeiro - la polizia intercetta una sua lettera diretta ai compagni di fede di Marsiglia, nella quale, come riportano le autorità di polizia, A. dichiara di trovarsi ora a disagio in quanto i militanti brasiliani «sono infiacchiti e degenerati, e che ciò gli ha recato gran dolore e meraviglia perché ne aveva conosciuti alcuni prima, assai determinati» - nonostante ciò, prosegue la sua attività politica e riceve fermo posta i giornali «L’Agitatore» di Bologna e «Il Libertario», di cui è fiduciario per la raccolta degli abbonamenti. Nel novembre 1915 è collaboratore sporadico de «Na Barricada». Nel 1916 collabora per il periodico «A Voz do Trabalhador», in seguito al dibattito tra anarchici e sindacalisti rivoluzionari in seno alle organizzazione operaie. Nello stesso anno sottoscrive a Rio, insieme ad altri 18 anarchici, il manifesto O Anarquismo perante a organização sindical. Durante la Rivoluzione Russa si mantiene sempre su posizione anarchiche contrarie alla dittatura del proletariato. Espone i suoi motivi a Rio in una serie di conferenze avute nel febbraio 1922 che precedono la fondazione del Partito comunista brasiliano. Ribadisce le medesime posizioni in un articolo su «Il Libertario», organo dell'Alleanza Anarchica di San Paolo. Il 4 agosto 1927 viene emesso nei suoi confronti un decreto di espulsione, poi sospeso, per propaganda comunista. Nel 1929 viene iscritto in «Rubrica di frontiera» per il provvedimento di perquisizione e segnalazione; l’anno dopo si stabilisce a San Paolo. Pare, a questo punto, che la sua attività politica sia rallentata, ma, in una lettera indirizzata a Luigi Damiani, Elena Melli chiede informazioni sul conto di A., che intende contattare. Qualche anno dopo le autorità segnalano che il suo nominativo è stato ritrovato tra le carte di Errico Malatesta. Alla fine della vitasi stabilisce nel quartiere del sobborgo carioca della Penha dove muore in un anno imprecisato. (K. Massara – C. Romani)
Fonti
- Fonti: ACS, CPC, b. 75, f. 505, cc. 161, 1909- 1914 e 1926-1940; Centro de Documentazione e Memoria, Unesp. Fondo Astrojildo Pereira.
Bibliografia: O. Greco, Anarchici calabresi in Sudamerica, in Calabresi sovversivi nel mondo : l'esodo, l'impegno politico, le lotte degli emigrati in terra straniera (1880-1940), a cura di A. Paparazzo, Soveria Mannelli 2004, pp. 147n-148; K. Massara, L’emigrazione “sovversiva”. Storie di anarchici calabresi all’estero, Cosenza 2003., pp. 44n, 60 e 62; E. Rodrigues, Lavoratori italiani in Brasile, Casalvelino Scalo 1985, p. 229. T.B. Oliveira, Anarquismo, sindicatos e revolução no Brasil (1906-1936). Tesi di dottorato in Storia. Niterói, Universidade Federal Flumimense, 2009, p. 164-165.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181