​GUARDINO, Saverio

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​GUARDINO, Saverio

Date di esistenza

Luogo di nascita
Sciacca
Data di nascita
January 20 1849
Luogo di morte
Sciacca

Biografia / Storia

Nasce a Sciacca (AG) il 20 gennaio 1849, da Vincenzo, marinaio, e Lucrezia D’Asaro, professore di ginnasio. Diplomatosi, ottiene dal Municipio di Sciacca, grazie all’interessamento di Saverio Friscia, il finanziamento necessario a proseguire gli studi prima a Palermo, in medicina, poi a Napoli, in storia naturale. In queste due città si avvicina agli ambienti prima massonici poi proto-socialisti che daranno vita alle rispettive sezioni dell’Associazione Internazionale dei Lavoratori. Nell’aprile 1870 si trova a Palermo dove assicura il collegamento tra i bakuninisti-massoni di Girgenti-Sciacca e il movimento di riforma massonico iniziato dalla loggia Washington di Crispo ed Ingegnieros, resasi indipendente dal Supremo Consiglio di Sicilia. Nel dicembre dell’anno dopo, a Napoli, è insieme ai fratelli Carmelo e Francesco Spada, anch’essi di Sciacca, tra coloro che promuovono la ricostituzione della sezione napoletana dell’AIL. Nei periodi di vacanza estiva, contribuisce alla nascita di un primo nucleo internazionalista a Palermo, che solo il 4 luglio 1873 si costituirà come Circolo di propaganda socialista, con l’intento di “propagare con tutti i mezzi, in questo estremo lembo d’Italia, nella terra dei Vespri e delle barricate – i principi della grande Associazione Internazionale dei Lavoratori”. L’adesione del Circolo palermitano alla Federazione Italiana dell’AIL, e il ruolo preminente che in breve tempo assume per la diffusione del socialismo nell’isola, anche attraverso la pubblicazione del suo giornale (pseudonimo: Felice), «Il Povero» (il primo numero appare il 17 ago. 1873), è in buona parte opera di elementi “esterni”, quali principalmente G. da Sciacca, Ludovico Nabruzzi da Ravenna ma presente a Palermo proprio in quei giorni, e Vincenzo Curatolo da Trapani. In quest’ultima città G. si porta di frequente, nei mesi seguenti, per estendervi l’organizzazione internazionalista. Nel febbraio precedente ha intanto aderito alla Federazione Operaia Napoletana, divenendo subito uno dei membri più influenti della sua Sezione mista. È al contempo membro del Consiglio direttivo della Federazione Universitaria napoletana, per conto della quale organizza manifestazioni studentesche contro il governo. Dal 15 al 17 marzo 1873 partecipa al secondo congresso della Federazione Italiana dell’AIL, tenutosi a Bologna, quale delegato delle sezioni di Sciacca e di Menfi, le sole organizzazioni internazionaliste della Sicilia che a tale data avessero regolarmente aderito all’Internazionale. L’anno dopo, rientrato nell’isola come professore in scienze naturali al ginnasio di Sciacca, esplica un’intensa attività filoinsurrezionale in preparazione dei moti dell’agosto 1874, spostandosi da Palermo e Trapani ad Agrigento, Catania e Messina. Deferito a piede libero, il 21 agosto 1874, al tribunale di Palermo, per complotto contro la sicurezza dello Stato, scampa all’arresto, decretato il 25 settembre successivo, rendendosi latitante in Svizzera. Qui si accosta a Nabruzzi e alla neonata sezione del Ceresio. Il 18 maggio 1875 la Corte di Assise di Trani lo assolve per insufficienza di indizi. Grazie all’interessamento di Friscia e delle autorità consolari italiane (che gli consegnano un sussidio del ministero della Pubblica Istruzione), rientra a Sciacca e nell’ottobre 1876 ne ricostituisce la sezione internazionalista dichiarando la sua nuova fede “evoluzionista”. Individuata nell’istruzione la principale arma dell’emancipazione popolare, costituisce a Sciacca una Biblioteca circolante (intitolata a suo nome dopo la morte, risulterà ancora attiva nel secondo dopoguerra) e un Gabinetto di lettura. Altre 4 biblioteche simili fondava a Santa Margherita Belice, Menfi, Sambuca e Montevago. Tenta anche d’istituire un asilo infantile ed una banca popolare (progetto quest’ultimo, di sapore vagamente proudhoniano, interrotto dalla morte). Durante la carestia del 1880, istituisce in Sciacca una cucina economica, precorrendo iniziative analoghe diffuse in tutta l’isola negli anni seguenti. Pur aderendo al Fascio radicale e alle sue varie manifestazioni locali, e collaborando alla “Luce” di Sciacca, fondata da Friscia il 2 febbraio 1879, non smette d’intrattenere rapporti con le ali rivoluzionarie del movimento operaio siciliano, coadiuvato tra gli altri da Giuseppe Gallo e da Saverio Imbornone, tanto che alla vigilia della morte la polizia lo ritiene ancora a capo del gruppo anarchico di Sciacca (sopravvissuto clandestinamente alla repressione degli anni precedenti), composto da una decina di elementi. Muore improvvisamente a Sciacca il 20 agosto 1884. (N. Musarra)

Fonti

Fonti: Archivio di Stato Agrigento, Carte di Pubblica Sicurezza, b. 23 (1869-1870) “Affari riservati”; Archivio di Stato Palermo, Gabinetto Prefettura (1866-1905), b. 82 (1885), f. “Elenco sezioni e gruppi anarchici esistenti in Italia al 1° luglio 1884”; Archivio di Stato Firenze, Tribunale di Firenze, Penale, Processi risoluti con sentenza (1878), b, 891, f. 271, vol. 15, lettera di Ingegnieros a Costa, Palermo 14 luglio 1873; Saverio Guardino, «Vesper», Sciacca, n. 1, 5 ott. 1884, p. 3; Saverio Guardino, «Il Comune», Ravenna, n. 75, 22-23 ago. 1885, p. 3.

Bibliografia: G. Cerrito, Radicalismo e socialismo in Sicilia (1860-1882), Casa Editrice G. D’Anna, Messina-Firenze, 1958, ad indicem; Idem, La stampa periodica internazionalista edita in Sicilia fino al 1880, in La Rivolta antiautoritaria, numero speciale di «Volontà», Pistoria, n. 5, set.-ott. 1972, pp. 492, 506; P.C. Masini, Storia degli anarchici italiani. Da Bakunin a Malatesta, Milano, 1969, ad indicem; R. Zangheri, Storia del socialismo italiano, vol. 1, Torino, 1993, ad indicem; M. Toda, Errico Malatesta da Mazzini a Bakunin, Napoli, Guida, 1988, pp. 103, 106.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Vincenzo e Lucrezia D’Asaro

Bibliografia

May 29 2003

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Collezione

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