​GIALLUCA, Mario

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​GIALLUCA, Mario

Date di esistenza

Luogo di nascita
Pescara
Data di nascita
April 4 1911
Luogo di morte
Pescara

Biografia / Storia

Nasce a Pescara il 4 aprile 1911 da Alderico e Giovina De Amicis, meccanico. Fratello minore degli anarchici Renato e Giuseppe, nel 1930, a diciannove anni, tenta l’espatrio clandestino in Francia dove risiedono i due fratelli, ma viene fermato a Milano e rispedito a Pescara. Riesce ad espatriare nel marzo dell’anno successivo, raggiungendo Renato a Marsiglia. I due, nel maggio del 1931, si trasferiscono in Spagna, raggiunti poco dopo dall’altro fratello Giuseppe. In Spagna il 14 aprile del 1931 è stata proclamata la Repubblica e i mesi che seguono sono densi di fermenti rivoluzionari. Renato e Giuseppe tornano in Francia dopo qualche mese, ma Mario rimane a Barcellona dove è molto attivo nel sindacato metallurgici e, secondo le informazioni della polizia, in stretto contatto con Durruti e i fratelli Ascaso. Nell’estate del 1931 lavora per circa un mese come minatore a Roda di Vih, poi a Manresa e Suria. Nel gennaio del 1932, mentre si reca ad una riunione sindacale nell’Alto Llobregat (in pieno moto rivoluzionario), viene arrestato e “trovato in possesso di una lettera di presentazione della Commissione ‘Pro detenuti politici’ della regione di Manresa-Berga diretta ai Sindacati di Suria; altra lettera del ‘Comitato pro detenuti della Catalogna’ col bollo del Sindacato unico della Metallurgia di Barcellona; una tessera sindacale francese ed i periodici «Il Martello», «L’Adunata dei Refrattari» ed altre stampe sovversive”. Rimane in carcere fino a marzo, quando viene espulso dalla Spagna perché “pericolosissimo anarchico… in stretta relazione con gli elementi terroristici di Berga e Cuenca (Alto Llobregat)”. Raggiunge prima Parigi e poi il Belgio stabilendosi a Bruxelles dove fa il rivenditore di libri insieme ad Ulisse Merli. Nel novembre del 1932 la polizia lo dà a Brest dove rimane fino al settembre del 1934, quando si trasferisce a Parigi. Secondo informatori della polizia avrebbe “intenzione di fingere di rinnegare le sue idee libertarie, far ritorno a Castellammare Adriatico e dopo un periodo di prova che sopporterebbe con ostentato convincimento, farsi assumere, mediante raccomandazione di uno zio Centurione della Milizia, nel Fascio stesso, al fine di potere avere un giorno la possibilità di avvicinarsi a S.E. il Capo del Governo e compiere un attentato contro la Sua Persona”. L’informazione viene ritenuta poco attendibile dalla stessa polizia; sta di fatto, comunque, che a novembre è a Pescara, come testimonia un verbale d’interrogatorio del 6 novembre 1934. Nel 1935 svolge il servizio militare a Catanzaro. Da qui, nel 1936, è inviato in Africa Orientale. Nello stesso anno, rimpatriato per una grave malattia, viene ricoverato presso l’ospedale militare di Caserta e da qui trasferito, in gravi condizioni, a Pescara dove muore (agosto 1936). (F. Palombo)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Alderico e Giovina De Amicis

Bibliografia

January 10 2003

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