​GHINELLI, Agostino

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
​GHINELLI, Agostino

Date di esistenza

Luogo di nascita
Borgo Panigale
Data di nascita
August 10 1892

Biografia / Storia

Nasce a Borgo Panigale (BO) il 10 agosto 1892 da Cristofaro e Elisabetta Bianchini, cementista. Proveniente dal Partito socialista, nel 1913 aderisce al Sindacato provinciale edile e al Gruppo anarchico di Modena, partecipando a tutte le agitazioni sociali del periodo. È coinvolto nel furto delle mitragliatrici organizzato dagli anarchici modenesi dopo l’eccidio del 7 aprile 1920, dove sono uccisi cinque lavoratori. Arrestato, è condannato a 3 anni e 4 mesi, ma esce nel gennaio 1923 dal carcere di Castelfranco Emilia per amnistia. Continua a lavorare come cementista, senza “dare luogo a rimarchi”. Nei primi anni Trenta diventa un confidente della polizia, svolgendo la sua attività informativa all’interno dell’apparato clandestino comunista. Nel marzo 1933 entra nel Comitato federale del pci di Modena, con la responsabilità dell’attività militare. Spesso le riunioni del Federale si tengono in casa sua. Nello stesso periodo la sua attività di confidente non si limita all’ambito provinciale, e G. si muove tra l’Emilia, la Lombardia e la Puglia: per tale ragione il prefetto propone in agosto di aumentare il suo compenso mensile da 400 a 800 lire. Nell’ottobre 1933 provoca la caduta dell’intera struttura clandestina comunista modenese, causando l’arresto di 67 comunisti mentre stavano preparando una manifestazione di disoccupati contro il regime. Arrestato per copertura, uscito dal carcere riprende i contatti con i comunisti del Carpigiano, ma è ormai individuato e nel 1934 è indicato dal pci come “spia e provocatore”. In effetti nel 1935 la Prefettura di Modena è costretta a riconoscere che G. è un fiduciario dell’ovra, con il nome di copertura di Massimo Fontana, e come tale risulterà iscritto nell’Elenco dei confidenti dell’ovra pubblicato nella «Gazzetta ufficiale» del luglio 1946. Nel 1935 G. si trasferisce a Torino, per lavorare alla costruzione dell’ospedale delle Molinette, poi torna a Modena. Si trasferisce di nuovo a Torino nel dicembre 1936, ma l’anno dopo si reca in Francia. Nel 1938 è a Parigi, dove apre una piccola azienda. Rientrato a Torino nel 1939, continua ad essere vigilato fino al 1942. S’ignorano data e luogo di morte. (C. Silingardi)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.

Bibliografia: L. Bedogni, Il Partito comunista nel modenese 1921-1940, «Rassegna di storia», n. 5, 1986.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Cristofaro e Elisabetta Bianchini

Bibliografia

October 24 2002

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