CINQUINI, Carlo
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- CINQUINI, Carlo
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Livorno
- Data di nascita
- July 20 1898
Biografia / Storia
- Nasce a Livorno il 20 luglio 1898 da Arturo e Artemisia Andreani, operaio. Nel 1925 emigra in Francia e si stabilisce a Marsiglia, dove fa il facchino o lo scaricatore al porto. Membro del gruppo anarchico della Belle de Mai, il cui principale esponente è Giulio Bacconi, svolge un’intensa propaganda libertaria e interviene alle manifestazioni sovversive. L’8 agosto 1926 partecipa, alla Belle de Mai, alla presentazione delle sottoscrizioni, raccolte per aiutare Angelo Capannelli, un militante libertario, diventato cieco, e per proseguire nella difficile battaglia contro la condanna a morte dei compagni Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti. Il 10 maggio 1927 assiste, nel Bar Coulomb, alla festa per i figli dei compagni detenuti e alla rappresentazione del dramma antifascista in due atti, “La bottega”, di Gigi Damiani. Il 26 giugno 1927 è presente al comizio pro Sacco e Vanzetti, organizzato dal Gruppo di azione anarchica nella Bourse du Travail di Marsiglia, e il 20 novembre 1927 prende parte alla festa dei gruppi libertari nel Centro catalano. Descritto come persona alta 1,65 m., dai capelli e dagli occhi castani, dal viso scarno e dal colorito bruno, è inserito, al principio del 1928, nel Bollettino delle ricerche per le misure di “rintraccio, vigilanza e perquisizione”, poi, l’11 marzo 1928, si fa notare alla festa anarchica, organizzata nel Centro Catalano, perché imita fedelmente le voci degli animali e, davanti a un pubblico di 200 persone, fa allusioni offensive a Mussolini, irritando il console fascista di Marsiglia, Carlo Barduzzi, che nei giorni seguenti si rivolge al prefetto della città portuale perché lo richiami all’ordine e gli faccia capire che “le leggi dell’ospitalità non gli danno il diritto d’insultare in pubblico il capo del Governo italiano”. In seguito l’impegno di C. diminuisce: nel 1934 vive ancora a Marsiglia, ma non esplica un’attività politica degna di rilievo; nel 1941 continua a risiedere in Francia, conservando le idee libertarie, ma senza svolgere alcuna attività sovversiva. S'ignorano luogo e data di morte. (G. Ciao Pointer, G. Piermaria)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Arturo e Artemisia Andreani
Bibliografia
- June 22 2002