CARUSO, Michelangelo
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- CARUSO, Michelangelo
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Misterbianco
- Data di nascita
- November 12 1872
- Luogo di morte
- Misterbianco
Biografia / Storia
- Nasce a Misterbianco (CT) il 12 novembre 1872 da Antonino e Caterina Cannizzaro, avvocato. Studente in giurisprudenza presso l’università di Catania, si lega d’amicizia al gruppetto degli anarchici catanesi, capitanato da Giordano Barnaba e Giuseppe Giuffrida Monaco. A seguito del comizio tenuto da quest’ultimo a Misterbianco, il 1° maggio 1890, costituisce con l’amico Giovanni Grasso, a cui si affiancherà due anni dopo il giovanissimo Concetto Marchesi, un gruppetto particolarmente attivo contro le camarille politiche locali. Il 28 maggio 1891 è protagonista della rivolta contro l’Amministrazione Comunale, che aveva aumentato la tassa del fuocatico, conclusasi con la devastazione del Municipio e l’incendio dei registri dello stato civile e della ricchezza mobile. Arrestato con altri 68 concittadini, verrà condannato dal tribunale di Catania, il 9 agosto 1892, a cinque mesi di reclusione. Il 4 dicembre 1892 è tra i fondatori e attivisti del Fascio dei lavoratori di Misterbianco. Trasferitosi a Catania con l’amico Marchesi, frequenta le riunioni del gruppo anarchico senza porsi in particolare evidenza. Nel giugno 1894, insieme a Marchesi, Frontini e Calabrò (spia della polizia), sfida le leggi eccezioni crispine fondando un giornale anarchico, «Il Lucifero». Soppresso il 30 giugno 1894, «Il Lucifero», di cui è direttore Concetto Marchesi, riprende le pubblicazioni il 31 marzo 1895, per altri quattro numeri, tutti sequestrati. Processato per diversi reati di stampa, il 30 dicembre 1895 viene assegnato al domicilio coatto, ma essendo in libertà condizionale, la pena gli viene tramutata in vigilanza speciale. Nel giugno 1896 pubblica «La Canaglia», di cui assume direttamente la responsabilità. Passato al partito socialista, torna a Misterbianco, dove esercita la professione di avvocato. Primo degli eletti nelle elezioni comunali del luglio 1899, fa di Misterbianco una roccaforte del defelicianesimo fino all’avvento del fascismo. Il rapporto con De Felice Giuffrida è rafforzato, il 5 luglio 1900, dal matrimonio con la sua figlia prediletta, Marietta. Nel 1916 si trasferisce a Catania per seguire la moglie, insegnante nelle scuole comunali. Dopo la morte di De Felice, avvenuta il 23 settembre 1920, si riavvicina al socialismo massimalista e viene attentamente vigilato dalla polizia. Muore a Misterbianco l’8 novembre 1924. (N. Musarra)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, b. 1121, ad nomen; Id., b. 1652, “De Felice Maria”; Archivio di Stato Catania, Gabinetto Questura, b. 60, ff. “Canaglia”, “Lucifero”; Id., b. 61bis; Id., Tribunale Penale, Dibattimenti, b. 648 (1892), f. 22976; Id., b. 890 (1893); Id., b. 1085 (1894), f. 33898; b 1210 (1896), f. 36901; Id., b. 1231 (1896), f. 37314.
Bibliografia: S. Catalano, Società di mutuo soccorso, Fasci dei lavoratori, movimenti politici e partiti. Catania (1861-1904), Catania, Società di Storia Patria per la Sicilia Orientale, 2001, pp. 234-235, 239-241, 270, 285; S. Catalano, Concetto Marchesi studente universitario a Catania. Attivismo politico e procedimenti penali (1894-1896), «Archivio Storico per la Sicilia Orientale», a. XCII (1997), f. I-III, pp. 141-148, 153, 158; A Misterbianco torna la calma, «Unione», Catania, suppl. al n. 22, 1° giu. 1891.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Antonino e Caterina Cannizzaro
Bibliografia
- April 30 2003