BRANDANI, Jesse

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
BRANDANI, Jesse

Date di esistenza

Luogo di nascita
Calcinaia
Data di nascita
22/02/1851
Luogo di morte
Villafranca Marittima
Data di morte
28/05/1938

Attività e/o professione

Qualifica
Fabbricante di nastri

Nazionalità

Italiana

Biografia / Storia

Nasce a Calcinaia (PI) il 22 febbraio 1851 da Ernesto e Marianna Magnani, fabbricante di nastri. Nel luglio del 1902 il Prefetto di Pisa in una nota al Ministero dell’interno così lo descrive: “L’anarchico Brandani Iesse, già ammonito e vigilato speciale, ha riportato negli anni decorsi condanne per furto, estorsione, manifestazioni sediziose, contravvenzioni al monito e alla vigilanza, esercizio arbitrario delle proprie ragioni e diffamazione”. Ma al di là delle dichiarazioni del Prefetto di Pisa l’attività “cospirativa” di B. non dura più di un decennio quasi tutta concentrata a cavallo degli anni Settanta e Ottanta dell’800 quando è segnalato come un deciso diffusore delle teorie socialiste e internazionaliste nel piano pisano.

Influenzato forse dalle deliberazioni del secondo congresso regionale dell’AIL - cui la sezione di Pontedera aveva partecipato - e da alcune istanze del periodico “evoluzionista” «La Plebe» di Milano, “dopo i subiti disinganni e le passate disillusioni” B. avverte e propone, restando sempre nell’ambito dell’antiautoritarismo della Prima Internazionale, un mutamento di strategia politica. Si fa dunque portavoce all’inizio del 1878, attraverso la distribuzione ai proletari disoccupati della sua città di due opuscoli manoscritti, “La Questione sociale” e “L’Organizzazione Socialista”. Nei testi B. cerca di affrontare temi teorici nuovi per uscire dal vicolo cieco della scelta cospirativa operata dalla Federazione Italiana dell’AIL. B. ritiene che gli internazionalisti abbiano concesso troppa poca attenzione agli interessi vitali del proletariato ed ai bisogni primari da esso espressi. Occorre puntare, afferma B., invece alla “formazione di sezioni autonome di fratellanza e solidarietà” e alla “organizzazione dell’Internazionale in tanti gruppi, sezioni e circoli, costituiti per Arti e Mestieri, composti cioè ed alimentati da soli operai manovali”. Lo scopo deve essere “di portare il lavoratore nelle condizioni di resistenza da solo senza l’aiuto di tutori o di maestri, col mezzo dello sciopero e delle casse di resistenza alle pretese ingiuste e tiranniche del capitale, unico e supremo fattore d’ogni miseria”. Per la diffusione dei due opuscoli B. viene denunciato e condannato a 14 mesi di carcere finita la detenzione è sottoposto ad una continua sorveglianza e, infine, inviato al confino.

Nel 1888 impianta una piccola stamperia con il nome di “Tipografia della Zanzara” nella quale pubblica alcuni numeri del periodico satirico e anticlericale «La Zanzara» regolarmente sequestrati dall’autorità. Negli anni Ottanta B. è ancora schedato come “pericoloso anarchico” ma contemporaneamente si allontana dalla politica abbandonando le sue iniziali idee libertarie. Nel 1890 pubblica un opuscolo, Memoria al Ministro dell’Interno, in cui dichiara di non essere più un “pericoloso sovversivo”. In quegli anni emigra all’estero girovagando per il mondo e vivendo di espedienti.

Definitosi un “célèbre troubadour ‘globe-trotter’ alla fine dei suoi viaggi si stabilisce in Francia dove fa ancora parlare di se all’inizio della Prima guerra mondiale quando si dichiara interventista. Nonostante le sue molteplici affermazioni e lettere al Ministro dell’Interno nelle quali afferma di essere un fedele suddito dedito alla patria e all’ordine nazionale le autorità fino alla fine della sua vita continuano a sorvegliarlo assiduamente anche se nel 1929 decidono di radiarlo dal Casellario politico centrale. Muore all’ospedale di Villafranca Marittima (Francia), in francese Villefranche-sur-Mer (Villafranca de Mar in lingua nizzarda) all’età di 87 anni, il 28 maggio 1938. (F. Bertolucci)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen; Archivio di Stato Pisa, Ispez. Pubblica Sicurezza, b. 869, f. 26 Protocollo riservato, “Scritto Socialista sovversivo. Brandani Iesse di Pontedera”.

Bibliografia, opere di: I. Brandani, Discorso apologetico diretto alla pubblica opinione, dedicato alla prefettura di Pisa, Firenze, Tip. Salani, 1886; ID, Memoria al Ministro dell’Interno, Pontedera, Tip. Del giornale la Zanzara, 1890; Le tour de monde par le troubadour Jesse Brandani : 1890-1900 140,000 kilomètres en dix ans, Marseille, [s.n.], [1901?]; ID., Relazione di viaggio da Roma al Polo Nord 1902-1903-1904-1905. Commedia umana Jesse Brandani, Milano, Tip. Marelli & Bottazzi, 1906; ID., Discorso fatto dal globe-trotter ex garibaldino Iesse Brandani il 14 luglio 1907 nella grande corte del palazzo degli invalidi a Parigi per il centenario di Garibaldi, s.n.t.; ID., Conferenza popolare tenuta dal signor Brandani Jesse (globe-trotter) nella sala dell’Unione Italiana a Parigi il 4 ottobre 1914, s.n.t.;

Bibliografia, opere su: R. Cerri, Pontedera tra cronaca e storia 1859-1922, Comune di Pontedera, 1982, p. 121-122; F. Bertolucci, Anarchismo e lotte sociali a Pisa 1871-1901, Pisa, BFS edizioni, 1988, ad indicem.

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