BECONI, Duilio
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- BECONI, Duilio
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Campiglia Marittima
- Data di nascita
- 02/08/1876
Attività e/o professione
- Qualifica
- Infermiere
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
- Nasce a Campiglia Marittima (LI) il 2 agosto 1876 da Lorenzo e Anna Piacentini, infermiere. Anarchico, firma, nella primavera del 1898, insieme a Anguilleso Anguillesi e ad altri 49 compagni di fede, una protesta contro lo scioglimento del movimento libertario, minacciato dai procuratori del regno, che intendono equipararlo a un’associazione a delinquere. Il documento – sottoscritto da migliaia di anarchici - viene pubblicato dall’«Agitazione» di Ancona, come supplemento speciale. Il 30 maggio 1898 B. finisce in carcere per aver tumultuato contro lo stato d’assedio, ma il 23 giugno viene prosciolto dal Tribunale di guerra di Firenze per non provata reità. Il 23 agosto 1898 è schedato. La Prefettura di Pisa, pur insistendo sulla “cattivissima fama”, che riscuoterebbe “nell’opinione pubblica”, e sul suo “carattere taciturno” e “selvaggio”, riconosce che si comporta bene in famiglia e che è un discreto lavoratore: “ascritto al partito anarchico”, ha molta influenza tra i compagni di idee, “ma circoscritta al luogo di dimora; appartiene al nucleo anarchico di Campiglia, e ne è uno dei principali elementi”, legge opuscoli e giornali e fa propaganda, “più specialmente fra i giovani artigiani con molto profitto”. Aggressivo nei confronti delle autorità, interviene sempre alle manifestazioni sovversive e “ultimamente” ha sottoscritto “un proclama pubblicato nel giornale L’Agitazione”, dichiarandosi “solidale cogli anarchici d’Italia” e “pronto a farsi condannare per associazione a delinquere, perché sostiene di lottare per la causa degli anarchici”. Dopo la vittoria del fascismo, B. simpatizza per il nuovo regime e nel 1934 viene radiato dallo schedario, perché si è “sinceramente ravveduto del suo passato di sovversivo”. S'ignorano data e luogo di morte. (F. Bucci – A. Tozzi)
Fonti
- Fonti, Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181