BARONTI, Cafiero
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- BARONTI, Cafiero
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Cascina
- Data di nascita
- 11/07/1881
- Luogo di morte
- Beaucaire
- Data di morte
- 26/06/1912
Attività e/o professione
- Qualifica
- Calzolaio
Nazionalità
- Italiana
Biografia / Storia
- Nasce a Cascina (PI) l’11 luglio 1881, da Marsilio e Eufemia Rodomonti, calzolaio. Chiamato comunemente “Figlio di Gido” alla fine del secolo si avvicina agli ideali socialisti, assai presenti tra la popolazione del suo comune di nascita, ed in particolare nelle categorie dei falegnami e dei calzolai. Una nota del Prefetto di Pisa del 1906 ci lascia di lui questa immagine: “Riscuote nell’opinione pubblica cattiva fama, essendo facinoroso e prepotente. Ha carattere taciturno e chiuso, poca educazione, svegliata intelligenza, scarsa cultura avendo frequentato le sole prime tre classi elementari ed è perciò sfornito di titoli accademici. È lavoratore fiacco, e ritrae i mezzi di sostentamento parte dal suo mestiere di calzolaio che esercita saltuariamente, parte sfruttando il padre anarchico anche egli, che fa il cocchiere da nolo. Frequenta la compagnia dei più noti anarchici di Cascina, quali Paci Ettore, Betti Galileo, Scaramelli Effabo ecc.” Inizialmente socialista, nel settembre del 1904 fa parte del “comitato anarchico” che durante lo sciopero generale a detta delle autorità “imponeva la chiusura dei pubblici esercizi”. Il 12 ottobre del 1900 viene condannato a dieci mesi di reclusione “per lesioni”. Emigrato in Francia per motivi di lavoro, muore a Beaucaire (Gard) il 26 giugno 1912. (F. Bertolucci)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181