ZOPPINA, Emilio
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- ZOPPINA, Emilio
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Messina
- Data di nascita
- June 28 1858
- Luogo di morte
- Messina
Biografia / Storia
- Nasce a Messina il 28 giugno 1858 da Orazio e Angela La Medica. Operaio e membro della società dei conciapelli, una delle più avanzate nel panorama del radicalismo messinese, grazie alla sua abilità negli affari riuscirà a crearsi una posizione come appaltatore ed impresario teatrale. Di sentimenti garibaldini e mazziniani, evolve verso l’anarchismo aderendo al Circolo Operai Indipendenti, creato nel maggio 1888, e successivamente al gruppo anarchico formatosi a Messina intorno a Giovanni Noè. Nell’estate dello stesso anno è tra i promotori della Federazione Operaia Regionale il cui congresso costitutivo, fissato per il 28 ottobre a Palermo, non si svolge per profondi dissidi tra le società aderenti. In suo luogo, su iniziativa dell’operaista Nicolò Pétrina, si svolge a Messina la riunione costitutiva del primo Fascio dei lavoratori siciliani, a cui Z. partecipa in rappresentanza della società dei cocchieri. Chiamato nell’ottobre 1889 a dirigervi la sezione dei conciapelli, Z. è tra coloro che più si prodigano per evitare lo scioglimento del Fascio a seguito dell’arresto e della lunga carcerazione di Pétrina (20 feb. 1890-7 mar. 1892). A capo del comitato messinese che organizza le accoglienze e gli spostamenti di Amilcare Cipriani, incaricato di un giro di propaganda in Sicilia dal congresso di Capolago, ne ospita nel Teatro Nuovo Arena, di cui è impresario, il memorabile comizio del 22 marzo 1891. Sette giorni dopo, accompagnando Cipriani a Catania, parla dai balconi della società democratica invitando i lavoratori catanesi a seguire l’esempio di quelli di Messina, stringendosi in Fascio. Questo discorso gli procura il suo primo processo, concluso con l’assoluzione il 6 luglio 1892. É pure tra gli organizzatori a Messina della festa del 1° maggio 1891, conclusa da un comizio di Noè davanti a 4.000 persone. La sua popolarità nella città peloritana è però maggiormente legata al “Calypso Festival”, organizzato per il Carnevale del 1892 e del 1893 in Piazza del Municipio, allestendo un enorme padiglione dove si tengono feste in maschera, infiorate, balli e pranzi di beneficenza e di autofinanziamento delle società operaie. Il 23 gennaio 1892 contribuisce alla fondazione del Fascio Ferroviario provinciale, che presto aderisce al Fascio dei lavoratori. Dopo l’adesione di Pétrina al turatiano Partito dei lavoratori italiani nell’autunno 1892, raggiunge con la società dei cocchieri la Lega operaja, creata in contrapposizione al Fascio insieme alle società dei bottai e dei meccanici, e presieduta da Noé. La scissione rientra nella primavera del 1893, con la nomina di Noè a vicepresidente del Fascio dei lavoratori provinciale. Ma nel settembre successivo, quando questi è eletto consigliere comunale, Z. abbandona nuovamente il Fascio per protesta e fonda un settimanale intransigente, «La Bomba», di cui appaiono tre numeri, tutti sequestrati, tra il dicembre 1893 e il gennaio 1894. Il giornale aderisce alla parola d’ordine lanciata da Malatesta, a Londra, per la costituzione di “Fasci rivoluzionari”. Nel frattempo un rivale di Z. alla guida della società dei cocchieri, V. Bolognesi, pone in giro la voce, amplificata da Pétrina, di una sua possibile collaborazione con la polizia. Il 10 gennaio «La Bomba» viene soppressa e Z. arrestato. Scarcerato a seguito dell’amnistia del 14 marzo 1895, riprende il suo posto nel movimento anarchico messinese dando vita il 31 gennaio 1896 a «L’Avvenire sociale», con Tommaso De Francesco, Salvatore Visalli, Salvatore Frodà e altri. Il 22 settembre successivo ridiventa segretario dei cocchieri, subentrando al Bolognesi. Nei primi anni del ’900 parteciperà alla fondazione e alle attività della CdL di Messina. In questa città muore, il 28 dicembre 1908, sotto le macerie del terremoto. (N. Musarra)
Fonti
- Fonti: Archivio dello Stato - Catania, Tribunale penale, Dibattimento, b. 579 (1892); Archivio centrale dello Stato, Ministero di Grazia e giustizia, b. 103, f. 973, sf. 2.
Bibliografia: G. Cerrito, I periodici di Messina, Milano 1961; N. Dell’Erba, Giornali e gruppi anarchici in Italia (1892-1900), Milano 1983; G. Cerrito, I Fasci dei lavoratori nella provincia di Messina, Ragusa 1989; N. Musarra, I Fasci dei lavoratori siciliani, «Sicilia Libertaria», lug. 1993.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Orazio e Angela La Medica
Bibliografia
- 2004