ZINGG, Luzinano (Luciano) Giovanni

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
ZINGG, Luzinano (Luciano) Giovanni

Biografia / Storia

Nasce a Chiavenna (so) il 12 settembre 1894 (o il 16 settembre 1895), impiegato di commercio. Allievo della Scuola complementare tecnica di Chiavenna nel 1908, nel 1912-1913 risulta segretario del Circolo Giovanile Carlo Pedretti. Anarchico, viene chiamato alle armi nel 1915 e arruolato nel 73° rgt di fanteria, dove consegue il grado di caporale. Arrestato per rifiuto di obbedienza, evade dal carcere militare di Lecco il 18 marzo 1917 e si rifugia in Svizzera. Denunciato per “tradimento e istigazione a delinquere”, viene condannato all’ergastolo per diserzione dal Tribunale militare di Milano il 17 maggio 1918. Verso la fine dell’anno passa in Germania e all’inizio del 1919 prende parte a Berlino all’insurrezione spartachista e facendosi notare perché, con straordinaria calma e senza alcuna emozione, spara sui soldati di Noske, che muovono all’assalto della sede del «Vorwaerts», dove Z. è asserragliato, insieme agli anarchici e socialisti Duilio Balduini, Mario Accomasso, Dario Fieramonti, Oreste Abbate e Francesco Misiano. Arrestato dopo una lunga resistenza, Z. viene rimesso in libertà dopo qualche settimana di reclusione e si trasferisce a Monaco, dove, nella primavera seguente, fa parte della “guardia rossa”. Dalla città bavarese invia a un compagno di fede una cartolina, che firma insieme a Giacomo Tartaglino, Mario Accomasso, Giuseppe Bertozzi e Guglielmo o Luigi Maiani, dove si legge: “Saluti fraterni da cinque italiani della guardia rossa”. Nell’ottobre del 1919 torna in Italia, dopo la concessione dell’amnistia di Nitti, che ha ridotto il suo ergastolo a 15 anni di reclusione, con il beneficio della condizionale, e si ferma nella penisola sino al febbraio del 1920, quando emigra clandestinamente in Svizzera. Iscritto nella “Rubrica di frontiera” per la misura di perquisizione, si stabilisce a Zurigo, nel 1921 risulta abbonato a «Il Risveglio» di Ginevra. Nel 1922 il segretario della Società democratica operaia di Chiavenna chiede al sindaco di concedere la sala sociale "per una conferenza pubblica del concittadino Luciano Zingg, in vacanza a Chiavenna per alcuni giorni, dal titolo Gustavo Landauer, il grande pensatore tedesco ". Nei primi mesi 1923 emigra in Argentina - Mecking (oggi Leandro N. Alem) nell'alto Paranà - con Otto Schluess, Ernest Bourquin e Olga Henni, fondando in febbraio la Colonia Libertà (lettera ad Armand, 21.4.1923): ma l'esperienza sarà di breve durata: l'isolamento nella foresta vergine non è sufficiente per arrestare i tentacoli dello Stato. Il gruppetto di vagabondi, senza mezzi, nel 1924 si sposta in Messico, California, Cina (Lettre de l'Argentine, «l'endorhs» 20.2.1924).
Nel 1929 è di nuovo a Zurigo (lettera ad Armand 21.4.1929). Naturalizzatosi svizzero, viene schedato dalla polizia confederale come anarchico e sottoposto a frequenti controlli, perché fa parte del dinamico gruppo libertario locale, che è strettamente legato a Luigi Bretoni e a «Il Risveglio anarchico» di Ginevra. Impiegato di commercio, Z. frequenta, nel 1938, gli ambienti rivoluzionari zurighesi, è apertamente favorevole ai repubblicani spagnoli e indicato come “un sovversivo noto e attivo”, che non tralascia occasione “per rendersi utile al suo gruppo ed al suo partito”. S’ignorano data e luogo di morte. (F. Bucci - C. Gregori - M. Lenzerini)

Fonti

Fonti: Archivio centrale dello Stato, Direzione Polizia politica, ad nomen; R. Esercito italiano, Comando supremo, Servizio informazioni. All’Ufficio segreteria, 27 mag. 1919, Archivio centrale dello Stato, Pubblica sicurezza, 1903-1949, b.322; D. Fieramonti, Lettera, «L’Unità», 9 feb. 1971; F. Pieroni Bortolotti, Francesco Misiano, vita di un internazionalista, Roma 1972, pp. 91, 253-254.
Sitografia: http://www.anarca-bolo.ch/cbach/biografie.php?id=1114&PHPSESSID=df196405a69276360a5dde35c6ad7ad7

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Bibliografia

2015

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