ZANELLA, Paolo
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- ZANELLA, Paolo
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Verona
- Data di nascita
- May 16 1871
- Luogo di morte
- Milano
Biografia / Storia
- Nasce a Verona il 16 maggio 1871 da Gaetano e Caterina Zampieri, muratore. Nel suo profilo politico viene segnalato che “professa con ostinazione principi anarchici e ne fa attiva propaganda. Amico indivisibile del Bragantini [Amedeo] si adopera a tutt’uomo assieme a lui ed al Danen [Giusto Annibale] per mantenere viva l’agitazione, propugnando la massima di far trionfare i loro principi con la violenza, per cui devesi ritenere pericoloso specialmente come uomo di azione”. Viene arrestato nell’ottobre 1891 assieme ad altri e denunciato per aver danneggiato il monumento a Paolo Caliari. Se la cava con una multa ed è scarcerato nel dicembre successivo. Nel settembre 1892 viene denunciato assieme ad A. Bragantini e Attilio Zago per aver staccato la testa della statua di S. Francesco a Dossobuono (vr) e per aver “imbrattato i muri delle case con iscrizioni sovversive”. Per questo episodio viene deciso il non luogo a procedere. Nel maggio 1893 si reca con A. Bragantini e un altro compagno presso la redazione del quotidiano «L’Adige» per “ottenere con minacce la rettifica di un articolo […] ritenuto offensivo al partito”. Il 25 ottobre 1893 viene arrestato assieme a Bragantini e Danen e poi condannato a tre mesi di carcere per oltraggio e violenze contro due poliziotti. Nel febbraio del 1895, parte da Genova, diretto in Brasile, da dove fa ritorno nel gennaio 1897. Nel marzo dello stesso anno si trasferisce a Zurigo dove, in seguito a una perquisizione nel novembre dello stesso anno, viene trovato in possesso di 300 copie di uno stampato anarchico. Per questo motivo sarà espulso. Si stabilisce prima a Bruxelles, poi a Parigi. Espulso dalla Francia, è segnalato a Torino e poi trasferito a Verona nell’agosto del 1902. Nel giugno del 1903 si stabilisce a Milano, dove frequenta “i settarî”, ricevendo giornali anarchici dall’America e assistendo, il 29 luglio 1910, a una conferenza di Maria Rygier sul regicidio. Negli anni successivi “pur mantenendosi ligio alle teorie anarchiche non dà luogo a rimarchi colla sua condotta”. Muore a Milano l’8 maggio 1920. (A. Dilemmi)
Fonti
- Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.
Bibliografia: T. Gaspari, Anarchici e dissenso popolare a Verona (1866-1900), tesi di laurea, Università di Verona, aa. 1987-’88, p. 191-195, 255.
Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- 181
Note
- Paternità e maternità: Gaetano e Caterina Zampieri
Bibliografia
- 2004