ZANASI, Gelindo

Tipologia Persona

Intestazione di autorità

Intestazione
ZANASI, Gelindo

Date di esistenza

Luogo di nascita
Minerbio
Data di nascita
April 22 1892
Luogo di morte
Bologna

Biografia / Storia

Nasce a Minerbio (Bo) il 22 aprile 1892 da Raffaele e Adelaide (o Adele) Volta, contadino, muratore. Attivo politicamente fin da ragazzo (nel 1908 riporta una condanna per propaganda antimilitarista), ardito del popolo, ripetutamente fermato per conflitti con i fascisti, nell’autunno del 1923 è costretto ad emigrare clandestinamente in Francia. Nel 1924, dopo l’assassinio di Giacomo Matteotti, entra a far parte a Parigi delle “Centurie Camicie Rosse”, raggruppamenti militari antifascisti costituiti in previsione di un rivolgimento della situazione italiana. Il fallimento delle Legioni Garibaldine organizzate da Ricciotti Garibaldi, che opera in accordo segreto con il governo di Mussolini per compromettere il movimento antifascista, non demoralizza Z. che pochi mesi dopo nel 1926 con altri esuli libertari italiani partecipa alla spedizione insurrezionale del colonnello Francesco Macià in Catalogna, per abbattere la dittatura di Primo De Rivera. In seguito al fallimento dell’impresa spagnola Z. viene arrestato ed espulso dal territorio transalpino. Passa allora in Belgio. Nel 1932, “per la sua pericolosità”, viene cacciato dal paese e fa ritorno in Francia, a Tolosa. Per la sua attività antifascista nel 1933 è segnalato nel «Bollettino delle Ricerche» del ministero dell’Interno, come “attentatore, capace di atti terroristici”. Il 26 luglio 1936 si arruola nelle formazioni antifranchiste in Spagna (Colonna Italiana della Divisione “Ascaso” CNT-FAI). Combatte sul fronte aragonese come mitragliere e ferito a Huesca nella primavera del 1937. Nel gennaio del 1938 è ancora in Spagna col grado di capitano di compagnia. Ritornato in Francia, nel giugno del 1939 viene incaricato della distribuzione dei sussidi raccolti dal Soccorso rosso; viene poi arrestato, allo scoppio della guerra franco-tedesca, e internato a Vernet d’Ariège (gen. 1940). Tradotto in Italia nel novembre del 1941, il 31 dicembre dello stesso anno è condannato a 4 anni di confino da scontare a Ventotene; successivamente è trasferito nel campo di concentramento di Renicci di Anghiari (Ar) e qui liberato nel settembre del 1943. Muore a Bologna il 28 aprile 1973. (R. Ropa)

Fonti

Fonti: Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Casellario politico centrale, ad nomen.

Bibliografia: L. Arbizzani, Antifascisti emiliani e romagnoli in Spagna e nella Resistenza, Milano, 1980, ad nomen; A. Dal Pont, S. Carolini, L’Italia al confino, Milano 1983, ad indicem; Antifascisti nel casellario politico centrale, 18 voll., Roma 1988-1995, ad nomen; La Spagna nel nostro cuore. 1936-1939, Tre anni di storia da non dimenticare, Roma 1996, ad nomen; A. Albertazzi, L. Arbizzani, N.S. Onofri, Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo bolognese (1919-1945). Dizionario biografico, 6 voll., Bologna 1986-2003, ad nomen.

Codice identificativo dell'istituzione responsabile

181

Note

Paternità e maternità: Raffaele e Adelaide (o Adele) Volta

Bibliografia

2004

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